Iniziato appena da poche ore, il nuovo anno si apre con un gossip musicale. Protagonista è Kesha, dalla copertina di Seventeen di Febbraio. La cantante, già nell’occhio della bufera per la censura radiofonica del suo brano Die Young, morire giovani, in seguito alla sparatoria nella scuola del Connecticut, è la stessa cantante venticinquenne a lanciare la bomba: «Non mi piacciono gli uomini, mi piacciono le persone – ha detto la cantante alla rivista – non riguarda il genere, ma solo lo spirito che trasuda dalla persona con la quale sei».
Durante l’intervista la cantante concede qualche battuta sul bullismo nelle scuole: «Sono totalmente contro il bullismo verso i gay/lesbiche/transgender, ma riguarda anche mio fratello più piccolo. Ha tredici anni e viene deriso perché balbuziente. Tolleranza zero per le persone che prendono in giro gli altri» ha detto l’artista.
Come Madonna e Lady Gaga anche Kesha svela di essere stata vittima del bullismo e di critiche feroci: «Ricordo ogni persona che mi diceva che non avrei potuto fare qualcosa, o che fossi troppo brutta o troppo grassa. Ho una “lista di m***e” persone del mio passato senza cuore e giudicatrici. Anche dopo aver superato la mia fase goffa, ho gettato le mie bretelle e imparato come vestire il mio corpo, la gente dell’industria discografica facevano come per dirmi “Non riuscirai mai a farlo”». Ma naturalmente la cantante ha avuto la sua rivalsa: «I li guardo adesso e dico “Haha!” questa è una delle ragioni per cui ho intitolato il mio album Warrior [Guerriera, ndr]» ed infine Kesha chiude dicendo: «Si può essere una vittima e lasciare che mangino la propria anima, o si può dire “voi finirete sulla mia lista, ed io vi dimostrerò che sbagliate”».