E il prossimo 29 settembre , Spacey dispiegherà le sue considerevoli doti canore al benefico della fondazione, solcando il palco proprio a Washinton D.C., per interpretare celeberrimi brani musicali swing e classici provenienti dal Great American Songbook, tutto con l’accompagnamento di una Big Band al completo.
Che motivazioni lo inducono a farsi coinvolgere da progetti come questi?
Jack Lemmon – che è stato il mio mentore – insisteva sulla sua filosofia nel “riportare a terra l’ascensore” ossia ritornare alle origini nello svolgere la propria arte ed è esattamente quello che cerco di fare con il lavoro alla Fondazione.
La cosa che mi ha colpito di più è stato imparare quanto le arti e la cultura siano necessarie nella vita delle persone – non sono da considerare un lusso – quanto queste possono essere utili nell’aumentare l’autostima, il senso di collaborazione e di fiducia delle giovani generazioni in tutto il mondo.
Cosa vorrebbe davvero dire alle persone con i suoi progetti?
Il lavoro che facciamo non è destinato solo alle persone che desiderano lavorare in campo artistico. Si tratta di un percorso importante nell’apprendere come un giovane può presentare se stesso, con serenità e capacità di comunicazione.
Quando faccio dei seminari con i giovani artisti emergenti in tutto il mondo, continuo a essere ispirato dal loro impegno e dal loro desidero di essere sfidati, non importa quanto possa essere imprevisto o spaventoso. Poter osservare da vicino la luce dell’illuminazione nei loro occhi, quando questi ragazzini realizzano qualcosa su loro stessi di cui non erano nemmeno a conoscenza è una delle cose più notevoli che si possa vedere.
Qual è stata la parte più dura del lavoro o cosa ti ha sfidato maggiormente?
Incoraggiare i governanti a spendere tempo, energie e risorse per riprendere in mano la propria cultura artistica e ricostruirla nel proprio territorio e non limitarsi a importare l’intrattenimento dagli altri paesi. Io incentivo e incoraggio la nozione di coltivare i talenti nella nostro paese.
Sono una persona migliore grazie a questo impegno. E mi tiene in contatto con il mio lato infantile. Come se fossi stato io stesso il soggetto di questo tipo di progetti quando ero giovane.
Quali obiettivi hai per i prossimi dodici mesi?
Gli obiettivi della Fondazione per i prossimi anni sono di portare il nostro programma – denominato HOME GROWN - in più paesi e stati possibili. Questo è il nostro piano: coltivare nella propria nazione di origine i talenti scovati in tutto il mondo.
I biglietti per lo spettacolo del 29 Settembre si possono acquistare sul sito
Kevin Spacey Foundation