The dark side of the nerd. 9 settembre 2014, ore 19. Da buon iSheep resto incollato all’iPad per vedere il Keynote Apple. Molte novità, nessuna così interessante per me. Infatti il nuovo Apple Watch non fa così presa sulle mie abitudini quotidiane, sono all’antica: mi interessa vedere l’ora, non le notifiche del telefono. Se poi devo ricaricare persino l’orologio ogni sera, impazzisco! E portare un gioiellino così delicato in barca, potrebbe non essere una buona idea…
iPhone 6/6 Plus. Troppo grandi, per la mia idea di cellulare, ma sicuramente con ottime notizie per quanto riguarda le innovazioni. Apple Pay sembra molto interessante, la fotocamera da 8 mpx viene migliorata tramite un utilizzo oculato dell’ingegneria – in questo, stranamente, andando in controtendenza al marketing – senza sbandierare nuove funzioni superflue. Design di base accattivante.
Ma nonostante ciò, penso che resterò fedele al mio piccolo 5S.
11 settembre 2014 ore 15. Installo iOS 8.0 GM su iPad e successivamente su iPhone. Gioia e perversa eccitazione!
Ed ecco il fulcro di questo articolo.
Le novità? Poche, ma molto importanti. Il restyling grafico di iOS 7, che tanto mi piace e mi è caro, rimane. Alcuni rimarranno delusi, ma non sono state implementate funzioni particolarmente sensazionali o di immediata percezione. Perché il cambiamento – e mi trovo a confermare la bontà di tale pensiero - secondo Apple deve essere graduale, senza troppe frivolezze. Perché meno cose si fanno, meglio si fanno.
Con iOS 8 GM mi sono trovato davanti ad un sistema operativo molto stabile, con pochi crash, fluido e reattivo (anche su iDevice più anziani). Affidabile. Devo ammetterlo: ho fatto da beta tester per iOS 5, 6, 7, tutti molto validi ma troppo veloci nelle release – specialmente il 7. iOS 8, per fortuna non presenta questo difetto.
Veniamo alle novità. Forse le considererete di secondo piano, ma sono sintomo di un cambio di tendenza, in cui gli sviluppatori di applicazioni potranno avere – finalmente – più libertà.
Spotlight, che bel lavoro! Da iOS 7 ho compreso la comodità del servizio di ricerca locale Apple. E l’ho sempre sfruttato al massimo. Ora Spotlight lavora anche sul web, sulle mappe, su App Store e sulla posizione. Wonderful. La produttività, usando questo servizio, aumenta moltissimo, e con pochi tap potete trovare ciò che vi serve ovunque sul telefono oppure sul web.
Centro notifiche, ci siamo quasi. Ridisegnata la grafica, gradevole – ma non per tutti, poiché è molto particolare. Molto comoda la gestione dei widget in-app (spero di vedere presto quelli sviluppati da terze parti!), e finalmente si è andati a eliminare la sezione “perse”, inutile e brutta da vedere.
Risposte rapide, velocissime! La gestione è ottima, personalizzabile anche nelle Mail. Uno swipe e via alle opzioni di risposta. Ora ogni notifica – anche di terze parti – potrà essere gestita tramite tendina e non passando per il centro notifiche che poi ci rimanderà all’applicazione. Sì, queste cose su Android esistono da tempo. Mica dico che Apple sia più brava o più bella. Dico solo che l’ha fatto.
QuickType, conosciamoci meglio. La nuova tastiera predittiva. Rapida ed elegante, mai invasiva e decisamente intuitiva. La trovo essenziale ora, specialmente scrivendo testi lunghi. Certo, all’inizio noterete che non sarà così precisa. Ma come dice Apple, “pian e ben”: il software QuickType deve avere un periodo di adattamento, in cui comprenderà pian piano le vostre abitudini di scrittura e così inizierà a diventare davvero indispensabile!
Safari, ti amo sempre di più! Dalla notte dei tempi ho utilizzato solo il browser nativo, sia su iPad che su iPhone. Sul primo, è stato accettabile e soddisfacente fin dagli esordi; sul cellulare invece vinceva sugli altri solo per velocità. Ora i cambiamenti sono decisivi: modalità desktop – anche se un po’ nascosta -, suggerimenti Spotlight, razionalizzazione dei pannelli (su iPad è adorabile, in stile cover flow) e nuovissima modalità privata. Inoltre migliora la gestione della impaginazione dei siti e la stabilità generale.
Fotocamera, niente di speciale. A parte il timelapse. Nuova modalità autoscatto – che personalmente non ho mai sentito l’esigenza di usare -, controllo manuale dell’esposizione. L’app fotocamera di Apple l’ho sempre apprezzata molto perché non sono un fotografo: infatti preferisco una gestione automatica di tutte le impostazioni ISO, otturatore ecc… Se dovessi farlo io, non saprei da dove iniziare, e non ho nemmeno interesse a farlo. Quindi sono piuttosto – lo riconosco – refrattario ai cambiamenti.
Su iPad ci sono delle belle novità: modalità panorama e timelapse, che sicuramente apprezzerò.
Foto, formerly Immagini. Cambia nome, nuove funzioni. Avete mai usato iPhoto, con i suoi ritagli, filtri e controlli di contrasto ed esposizione? Bene, iPhoto non esiste più, è incorporata nel visualizzatore di iOS. Comodissimo? Sì, iPhoto pesava 350 MB. E ora gli sviluppatori potranno implementare filtri e opzioni di editing direttamente qui, senza importare le foto nelle loro app. Si inizia a ragionare.
iMessage, con stile! Bellissima la nuova grafica per i messaggi audio e video, la gestione degli allegati e la condivisione posizione. Volete bloccare momentaneamente un gruppo o una persona e non ricevere le sue notifiche? Un tap e la silenziate! Sì, Whatsapp ha già tutte queste cose da tempo… Ma credetemi, non le fa così bene!
Contatti rapidi, no… Brutti. Da vedere. E anche piuttosto scomodi. Doppio tap sul tasto home, e sopra il multitasking troverete i contatti preferiti e recenti. Giudicate voi.
Mail, che delizia! Io uso molto le mail. E vi posso assicurare che se anche voi lo fate, apprezzerete le novità. Swipe a sinistra per cancellare, a destra per segnalare come letto/non letto. Riconoscimento automatico dei nuovi contatti, finestre multiple, copia e incolla migliorato, avviso per i threads, gestione automatica degli allegati più grandi di 35 MB.
Continuity, e chi usa più il telefono per chiamare? Buone notizie: Mac, iPad e iPhone comunicheranno insieme più di prima. Avete lasciato il cellulare in carica in camera e vi arriva una telefonata? Rispondete da iPad! Comodissimo. Da ottobre si potrà fare la stessa cosa con gli sms. E grazie ad iCloud Drive tutti i documenti rimarranno condivisi e aggiornati tra iDevice. Attendiamo fiduciosi OS X Yosemite!
Condivisione, potenza agli sviluppatori! Ora anche le app di terze parti potranno gestire appieno la potenza della condivisione, da qualsiasi parte. Sembra poco, ma non lo è!E la privacy? Apprezzo moltissimo il lavoro che fa Apple da questo punto di vista: ora i permessi di sistema e delle app sono più razionali e dettagliati. Big G su questo argomento ha molta strada da fare, provare per credere!
E la batteria? Non ho fatto ancora un test approfondito, ma posso già dirvi che per un uso normale – mettete in conto però che io NON uso Facebook e altri social network – migliora, e non di poco! Forse l’attività in standby è gestita ancora malaccio, ma in utilizzo ci sono dei cambiamenti in positivo. Ripeto, dipende dall’uso che fate del dispositivo. Inutile lamentarsi se giocate tutto il giorno oppure se tenete sempre aperti Facebook o Whatsapp, è ovvio che la longevità della batteria ne risentirà.
Vi ricordo che iOS 8.0 verrà rilasciato al pubblico il 17 settembre 2014.
Ci sono poi altre due novità: Salute e In Famiglia. Non ho avuto occasione di provarle, per cui non voglio disquisire su ciò che non conosco. Vi rimando alla pagina Apple dedicata.
Conclusioni. Mi trovo in difficoltà. Perché sono sospeso tra un giudizio personale e un tentativo di oggettivazione. Già. Io sono un utente Apple che apprezza la filosofia di base dell’azienda di Cupertino: poche cose fatte bene, chiusura – a beneficio della stabilità e della sicurezza -, automatizzazione e design. Posso dirvi questo: chiunque come me, che abbia un’esperienza tra i dispositivi della mela morsicata, troverà in iOS 8 e nei nuovi iPhone, iPad e Apple Watch una continuità e una grande apertura verso il domani, verso le esigenze di utenti che restano in costante ricerca di chi sia migliore tra iOS, Android e altro. Lasciatemi perciò dire questo: il mio punto di vista, e quello di Apple, non è quello giusto o il migliore. E nemmeno quello di Google e di un utente del robottino. Sono scelte eterogenee, diverse, incompatibili per target di mercato e usabilità. Volete semplicità? Apple fa per voi. Volete personalizzazione? Android è il non plus ultra. Non volete un iPhone? Non compratelo. Non volete un Samsung o un HTC o un Nexus? Non compratelo. Siate coerenti con la vostra scelta e, invece di trovare sempre difetti e critiche nell’altra filosofia, apprezzate ciò che di buono possedete.
Io scelgo la semplicità, mi affido al Rasoio di Occam.
E voi?
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