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Khaled hosseini, libri emozionanti fin da “il cacciatore di aquiloni”

Creato il 04 marzo 2014 da Postpopuli @PostPopuli

 

di Claudia Boddi

Cosa hanno in comune Lucio Dalla e Khaled Hosseini? La data di nascita. Entrambi infatti, nati il 4 marzo, anche se di anni diversi: 1943 il primo, 1965 il secondo. Noi, è di quest’ultimo che ci occupiamo, ricordando questa ricorrenza attraverso una breve presentazione delle sue opere più significative.

Nato a Kabul, di etnia pashtun, Khaled Hosseini è uno scrittore oggi statunitense, che ha raggiunto il palcoscenico internazionale nel 2004, quando uscì con Edizioni Piemme, in tutto il mondo la sua opera prima: “Il cacciatore di aquiloni”. Dopo questa impressionante prova di cuore e verità, replica e anzi, se possibile, si migliora nel 2007 con la pubblicazione, con lo stesso editore, del romanzo “Mille splendidi soli” che, oltre ad aver venduto milioni di copie, è stato acquistato, in termini di diritti insieme al primo libro, dalla casa di produzione DreamWorks di Steven Spielberg allo scopo di trarne delle pellicole cinematografiche. Infine, bisognerà aspettare il 2013 per godere del suo terzo lavoro: “E l’eco rispose”, edito sempre con Edizioni Piemme.

 

hosseini il cacciatore di aquiloni KHALED HOSSEINI, LIBRI EMOZIONANTI FIN DA IL CACCIATORE DI AQUILONI

adhikara.com

“Il cacciatore di aquiloni”: attraverso uno stile narrativo in cui passato e presente si intersecano tra loro, Hassan racconta la sua storia, che avvince e commuove mezzo mondo, in egual maniera e a tutte le latitudini a cui arrivi. Al centro della trama, l’esperienza di un’amicizia violata, della quale è possibile seguire le evoluzioni, sulle orme dei destini dei protagonisti, che si dipanano su vari piani, tra l’Afghanistan e gli Stati Uniti d’America. Sullo sfondo, molti cenni storici che toccano le vicende sociopolitiche di un paese a lungo ferito da guerre e occupazioni, la caduta della monarchia, l’invasione russa, fino al regime talebano. Personaggi accuratamente descritti, approfonditi a livello psicologico, in un libro di emozioni – detto fuori dalla retorica – che mette in luce, attraverso un intreccio ricco e ben articolato, la verità dei vissuti di uomini e donne, graffiati da una società corrotta e violenta, che segna in modo indelebile le esistenze di chi cade nelle sue temibili trame.

“Mille splendidi soli” è una storia di donne e di valori, di amicizia e di amore. Laila e Mariam, con le loro vite completamente differenti per provenienza e aspettative, si trovano collegate per un uomo a cui entrambe, in momenti diversi, vengono destinate come spose. C’è la cultura araba a fare da sfondo a livello sociale e antropologico allo svolgersi delle complesse vicende del romanzo che si articolano sempre più con lo scorrere dei capitoli. È un racconto di coraggio e di crudeltà, di un sistema che, ancora oggi, non dà nessuna dignità all’essere umano “donna” che viene regolarmente sottoposto a terribili torture (autorizzate). Merito all’autore per averlo raccontato, da uomo, che condivide le stesse origini etniche e le stesse istanze culturali. Un libro struggente, scritto in maniera intensa e delicata, che non può lasciare indifferenti.

 

mille splendidi soli hosseini KHALED HOSSEINI, LIBRI EMOZIONANTI FIN DA IL CACCIATORE DI AQUILONI

visitportocesareo.it

“E l’eco rispose” mantiene il trend già tracciato dagli altri due libri quanto a emozioni e tensione narrativa perché mette al centro della trama il tema, delicato e complesso, delle relazioni umane. Focalizzando la storia sul nucleo primario, quello familiare, attraverso un viaggio fattuale dal significato simbolico – da Kabul a Parigi passando per San Francisco e le isole greche – Hosseini racconta come le persone siano in grado di ferirsi, amarsi, tradirsi e accompagnarsi per brevi o lunghi tratti del cammino. Con lo sguardo sempre attento all’avvicendarsi caratteristico delle diverse generazioni, lo scrittore si sofferma sui molteplici colori che gli stati d’animo umani possono assumere, dando importante rilievo ai rapporti tra fratelli, all’amore e al rapporto tra genitori e figli. Per “una lettura che coinvolge e cattura il lettore” come assicura Marina Jonna su Panorama.

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