Decine di studenti vicini alle forze di opposizione sono stati arrestati questa settimana nel campus dell’Università di Khartoum. La notizia è del quotidiano Sudan Tribune.
Secondo il giornale, gli arresti sono stati effettuati dopo un sit-in di protesta degli studenti e conseguenti aggressioni all’interno del campus da parte di militanti del Partito del Congresso nazionale del presidente Omar Hassan Al Bashir.
Per causa degli incidenti gran parte delle lezioni sono state sospese.
Tensioni e violenze sono in aumento da marzo, anche in conseguenza dell’uccisione di uno studente, che partecipava a un corteo di protesta contro la gestione governativa nei confronti dell'insoluto “problema “ Darfur.
La cosa, purtroppo, non meraviglia per nulla conoscendo l’assenza totale di democrazia nel Paese governato da Al Bashir e dalla sua cricca.
Sono, infatti, tutte personalità che non ammettono contradditorio alcuno nelle proprie decisioni.
Per tacere di ripetuti episodi di corruzione latenti o manifesti che , comunque , in Sudan non si contano.
E si ricordi anche che Al Bashir è un ricercato per crimini di guerra dal Tribunale penale internazionale de L’Aja ma resta ben protetto dai suoi omologhi potenti nel continente africano.
Omologhi che come lui, ricorrendo a un populismo becero per ottenere consensi dalla popolazione, sbandierano il diritto di non ingerenza negli “affari” africani da parte dell’Occidente.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Inviato il 15 maggio a 06:25
Buona giornata e buona lettura su Paperblog Italia !