Eccomi con un'altra ricetta per l'Abbecedario culinario europeo
da aggiungere alle altre raccolte per la Lituania da Angela di "mestolando".Questa volta la ricetta lituana che ho voluto realizzare non è di un dolce ma di un fagottino di pasta ripieno di carne, il kibinai.
E' un piatto molto popolare in Lituania ma che ha origine in Crimea. Nel 1392 il Granduca Vytautas del Granducato di Lituania trasferì parte dei Karaiti di Crimea in Lituania ed oltre la loro lingua(di origine turca) essi portarono anche le loro tradizioni, tra cui quella culinaria. Il piatto più famoso dei Caraiti di Crimea è il kybys (in lituano kibinai) che è entrato a far parte della tradizione lituana ormai da circa 500 anni.La comunità caraita più rilevante in Lituania (anche se ridotta a poche centinaia di persone) vive nella splendida cittadina di Trakai, a circa 30 km da Vilnius, in caratteristiche case colorate di legno.
Tipica casa karaita a Trakai (foto da wikipedia di Wojsyl)
Ingredienti: (per 12 kibinai)Per la pasta
- 500 gr di farina
- 225 gr di burro a temperatura ambiente
- 100 gr di panna acida
- 2 uova intere
- un buon pizzico di sale
- 500 gr di carne di maiale (io ho usato 350 gr di filetto di maiale, 50 gr di pancetta affumicata e 100 gr di salsiccia)
- 2 cipolle (io ne ho usata solo poco meno di mezza)
- 25 gr di burro
- 2 cucchiai di acqua
- sale e pepe nero macinato
Iniziamo a preparare l'impasto formando delle briciole con la farina ed il burro a cui aggiungeremo quindi le uova, la panna acida ed il sale.
La panna acida l'ho ottenuta mescolando 50 gr di panna con 50 gr di yogurt greco ed un cucchiaio di succo di limone.
Ho lavorato a lungo l'impasto che poi ho avvolto con la pellicola e fatto riposare in frigorifero per 1 ora.
Trascorsa 1 ora ho ripreso l'impasto e l'ho suddiviso in 12 palline da circa 80 gr ciascuna.
Con il mattarello ho steso la pallina d'impasto ed al centro vi ho posto un cucchiaio dell'impasto che avevo ottenuto mischiando le carni tritate con la cipolla tritata anch'essa, il burro, sale, pepe ed i 2 cucchiai d'acqua.
Ho messo in piedi il fagottino e sigillato perfettamente i bordi facendoli diventare un tutt'uno in modo che non si aprissero durante la cottura.
Con il pollice e l'indice ho pizzicato, rigirandolo, tutto il bordo formando la caratteristica chiusura.
Per poter vedere come eseguirla esattamente vi dò i link dei video che ho guardato per realizzarla, un primo ed un secondo.
Certo non sono ai livelli delle esperte cuoche dei video, specialmente non ho la capacità della seconda che ne chiude contemporaneamente uno con la mano destra e l'altro con la sinistra, ma non posso lamentarmi, come prima volta non c'è male e con la cottura non se ne è aperto nemmeno uno.
Ho poi spennellato con un tuorlo diluito con un pò d'acqua la superficie del kibinai dopo averlo posizionato su una teglia rivestita di carta da forno.
Ecco i miei bei fagottini pronti per essere cotti in forno preriscaldato a 200° per circa 40 minuti.
Gli ultimi 10 minuti li ho fatti dorare con il grill.
E questo è il risultato dopo la cottura durante la quale sprigionano un profumino favoloso.
In Lituania li mangiano accompagnandoli con un brodo caldo ed una buona birra.
Io invece li ho accompagnati con una fresca insalatina verde, dei pomodorini ciliegino e della mozzarella, perfetto abbinamento.
Quando si aprono liberano un sughetto squisito che in uno dei due video versano nel cucchiaio per gustarlo facendolo uscire da una punta che hanno morso
Questa è la ricetta classica, ma in alcune arricchiscono il ripieno anche di cavolo a striscioline (in Lituania se ne fa un grande uso) ma penso che possano anche essere aggiunti dei funghi, anche questi largamente usati in Lituania.
Ho trovato anche una versione dolce del kibinai dove il ripieno è
fatto con mele, banane, mirtilli, zucchero e cannella.
Provateli con il ripieno tradizionale e poi magari variatelo come meglio credete, ma vi assicuro che da noi sono andati a ruba!!