(Kizzu ritan)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Dopo il grave incidente motociclistico e uno stop d'un paio d'anni, Kitano torna con questo film, il cui titolo sembra già una dichiarazione d'intenti e una rassicurazione per i fan.
Kids return è piuttosto diverso dai film precedenti, per la grande componente autobiografica che si respira per tutto il film, nonchè per l'assoluta normalità della trama, che si risolve senza tragedie, ma neppure senza vittorie, semplicemente lo sguardo del regista rimane a guardare i protagonisti con indulgenza e malinconia.
La storia è quella di due amici all'epoca delle superiori, dei loro primi passi assieme, delle strade che si dividono, dei sogni di grandezza che ognuno coltiva nel proprio campo e di come entrambi verranno affossati per scelte sbagliate (ma forse anche per mancanza di talento) e di come i due si allontanino. Il finale, che è poi l'inizio del film, è un loro reincontro casuale, con l'inevitabile ritorno al passato con la consapevolezza che tutta quanto successo non è la fine.
Bello, agrodolce e ricco di quei sentimenti lievi che sempre sono presenti nello stile di Kitano, rimane a se, per l'assoluta mancanza di surrealismo e per la netta diminuzione dell'ironia.