Il Consiglio di Sicurezza Onu informa che sta tenendo una riunione d’emergenza sulla crisi ucraina, richiesta dalla Lituania. Nelle scorse ore, il primo Ministro italiano Renzi ha telefonato a Putin e, in qualità di attuale Presidente Ue, gli ha espresso “grande preoccupazione per l’intollerabile escalation militare russa in Ucraina”. Renzi ha invitato Putin a riaprire le trattative in occasione del vertice europeo che si terrà sabato a Bruxelles. Il premier italiano nei giorni scorsi aveva avuto un colloquio telefonico anche col presidente ucraino Poroshenko; i 2 si rivedranno sabato al vertice.
La Farnesina informa che un colloquio telefonico si è avuto anche tra il ministro degli Esteri Mogherini e il suo collega ucraino Pavel Klimkin; Mogherini ha informato Klimkin che venerdì a Milano ci sarà una riunione informale dei vari ministri degli Esteri europei per discutere della situazione in Ucraina orientale.
L’Ucraina, attraverso il suo ambasciatore Ue Konstiantyn Elisseiev, ha chiesto sostegno militare all’Europa di fronte ad “un’invasione russa non dissimulata”: “Chiediamo una sessione straordinaria del Consiglio europeo il 30 agosto sull’Ucraina. Basta con la connivenza e la rassicurazione dell’aggressore. La solidarietà si deve materializzare attraverso sanzioni significative e un aiuto militare e tecnico esteso”, si legge sulla pagina FB del diplomatico.
L’agenzia France Presse, citando un responsabile Nato, fa sapere che oltre 1000 militari russi stanno combattendo a Novoazovsk. La città, situata a sud di Donetsk sulla costa del mare di Azov, è attualmente sotto il controllo dei russi, secondo quanto riportato dai media ucraini. Su twitter c’è scritto che “Ieri i dintorni di Novoazovsk e posizioni delle Forze armate ucraine sono state bombardate dall’artiglieria del territorio russo. Dopo è stato effettuato un attacco di due colonne di veicoli armati della Federazione russa”. Le forze dell’anti-terrorismo del Ministero dell’Interno e della Guardia di Frontiera hanno lasciato la città.
Il presidente ucraino Poroshenko ha cancellato la visita in Turchia che aveva in programma. Il primo cittadino di Kiev ha ribadito l’appello all’Ue per convocare il Consiglio di Sicurezza Onu già fatto dal premier Yatseniuk, aggiungendo che si dovrebbe convocare anche il Consiglio Europeo. “Il mondo deve dare una valutazione alla grave escalation della situazione in Ucraina”, ha detto Poroshenko. A dargli manforte anche il Primo Ministro Yatseniuk, che ha chiesto all’Europa di congelare i conti russi fintanto che non si porrà fine all’invasione militare di Mosca in Ucraina.
“Le sanzioni introdotte finora non hanno dato risultati. Per contenere l’aggressione russa bisogna considerare l’introduzione di sanzioni per congelare i fondi russi e fermare tutte le transazioni bancarie della Federazione russa nei paesi dell’Ue, del G7 e negli Usa”, sono state le sue parole all’incontro di Kiev con i rappresentati della diaspora ucraina nel mondo.