Ancora una volta la città di Kigali, capitale del Rwanda , balza agli onori della cronaca in quanto ad ottobre prossimo ospiterà il Forum (il terzo) sullo sviluppo del Bacino del Nilo e i cambiamenti climatici in atto nonché la cooperazione tra gli Stati.
Al Forum partecipano ,per l'appunto, ben 9 Paesi africani.
Tutti molto seriamente interessati al problema.
Il direttore della gestione integrata delle risorse naturali del Rwanda ,annunciando l'evento, ha fatto presente e ricordato alla stampa che, anche prima di quello che viene definito" effetto serra",i Paesi, che hanno a che vedere per l'approviggionamento delle acque con il Bacino del Nilo, hanno subìto danni notevoli e sempre per motivi climatici.
In breve è indispensabile sedersi ad un tavolo e gettare le basi di una politica di cooperazione comune e fattiva tra gli Stati.
Ne va di mezzo l'esistenza della gente e sopratutto lo sviluppo economico.
Per chi volesse approfondire l'argomento, l'amico Pier Maria Mazzola, dalle pagine di Nigrizia, il mensile dei Comboniani di Verona, suggerisce ,nella sua rubrica"Bazar", la lettura di "Il Nilo,L'Egitto,l'Etiopia ,Il Sudan" di Arturo Gallia.
Si tratta in realtà di una tesi di laurea in geografia regionale di uno studente dell'Università Roma 3, discussa qualche anno fa (e pubblicata da www.ilmiolibro.it ) ma che merita di essere letta con grande attenzione per la ricchezza d'informazioni e di documentazione, che fornisce.
E si tenga anche presente, rispetto al testo di Gallia, che è nato ufficialmente, a luglio scorso, il Sud-Sudan, uno nuovo Stato africano, che non è il Sudan di el Bashir.
Un modo simpatico insomma,a mio parere, a lettura ultimata, di aver saputo unire informazioni di politica estera, d'ecologia e conoscenze strettamente geografiche dell'Africa e sull' Africa.
E per di più su di un "qualcosa" che indirettamente ci interessa, bene o male, tutti.
Perché la Terra è patrimonio comune.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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