E' accaduto che la polizia ruandese, lunedì scorso, abbia arrestato in città un imam con l'accusa di plagio nei confronti della gioventù locale.
Subito dopo una perquisizione nella sua abitazione e di rientro al carcere, da dove l'uomo pare avesse tentato anche di scappare, i poliziotti, che si erano occupati del suo arresto e della sua detenzione, lo avrebbero freddato a colpi di arma da fuoco.
La versione ufficiale rilasciata dalla polizia, che sottolinea ampiamente il tentativo di fuga dell'imam, non convince comunque le associazioni che si occupano del rispetto dei diritti umani e civili.
In quanto non erano mai capitati incidenti del genere e cioè carcerati uccisi in stato di detenzione.
Andando molto indietro nel tempo, forse è accaduto una volta.
Il mufti della moschea, dove l'imam teneva le sue prediche,parla addirittura di incidente.
C'è un'inchiesta in corso ma sarà molto difficile conoscere la verità vera.
Resta il fatto che, in tempi come i nostri, un Islam, sospetto di fondamentalismo e che tenti di fare breccia sopratutto nelle coscienze dei giovani, è ovunque , oltre che guardato con sospetto,decisamente pericoloso.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)