La storia è quella di Kiki, appunto, una tredicenne che deve cercarsi una città dove specializzarsi e farsi riconoscere, ovvero maturare in quanto strega. Poco importa, poi, se non trova niente di meglio o idee più brillanti e suggestive delle borghesissime consegne a domicilio. Accompagnata dall'irrinunciabile gattino nero, Jiji, la ragazza trova ospitalità da qualche parte nell'Europa che fu, in un paese travolto dalla modernità, eppure ancora non del tutto sradicato dalle sue tradizioni. Kiki - Consegne a domicilio, basato su un romanzo di Kadono Eiko, sembra anzi scavare alla ricerca di uno spirito ancestrale, più forte, più genuino.Questo delizioso film di Miyazaki, che pure non ha il ritmo di altri suoi titoli, è un campionario di personaggi e di situazioni-tipo, un incantevole album di immagini pronte a riconciliarci, ancora una volta, con la bellezza. È un racconto di prodigi, più che di magie, di soluzioni ardimentose e geniali all'impotenza o alle difficoltà della nostra vita terrena. Su sfondi lussureggianti, nitidi, davvero magnifici, la ragazzina fa da ponte tra diverse creature e vive con fortissimo senso di responsabilità il proprio cammino di formazione fuori porta. Nel suo viaggio per consacrare la propria natura di streghetta, l'adorabile Kiki perderà il bozzolo di un'infanzia senza forma e senza colore e conoscerà tutti i brividi di un fiore che sboccia alla bellezza adulta.




