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Kiko: natural sponge (konjac)

Creato il 12 maggio 2013 da Ecobiopinioni @Ecobiopinioni

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Ciao a tutte!

Incuriosita dalle recensioni positive di Misato-San e LaDama Bianca, qualche tempo fa non ho potuto esimermi dall’acquisto di una particolare spugnetta di cui certamente avrete già sentito parlare in molte: la konjac sponge di Kiko.

Per chi ancora non la conoscesse ecco qualche informazione di carattere generale.

Cos’è la konjac sponge

Il konjac (Amorphophallus konjac) è una pianta asiatica appartenente al genere Amorphophallus, nativa della zona subtropicale orientale asiatica. È conosciuta anche con i nomi di Konnyaku, Konjak, Konjaku, Patata Konjac, Giglio Voodoo, Lingua del diavolo o Igname di elefante.

In Giappone è molto utilizzato a scopo alimentare essendo un alimento ipocalorico ricco di minerali.

Dalla radice di questa pianta si ricava la suddetta spugna, dedicata alla pulizia quotidiana di tutte le pelli.

  • 100% Spugna Naturale
  • Delicatamente esfoliante
  • 100% SENZA COLORANTI
  • 100% senza additivi
  • 100% biodegradabile
  • Ecosostenibile

Massaggia delicatamente la pelle e stimola la circolazione sanguigna e la nuova crescita di cellule lasciandola pulita e fresca. Non necessita di detergenti o saponi aggiuntivi .

Prezzo € 5,90 negli store Kiko

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Da sempre la pulizia della pelle è un altro dei miei crucci.

Truccandomi quotidianamente, so quanto è importante, ad esempio, un’adeguata e accurata detergenza serale che garantisca all’epidermide di respirare e rigenerarsi nelle ore notturne.

E’ anche per questo che sono stata fin da subito incuriosita da questa particolare spugnetta.

Dico particolare perché è sicuramente diversa da quelle normali in commercio, in primis perché  composta appunto, come avrete letto nell’introduzione, dalla radice di una pianta di origine alimentare, e  totalmente naturale.

Questa di Kiko, si presenta in una bustina di plastica, inumidita di acqua distillata.

E’ bianca, di forma semisferica, ed al tatto risulta soffice, quasi spumosa, irregolare.

Utilizzata in combinazione con la mia adorata aloe-schiuma Bioearth, rimuove efficacemente ogni traccia di make-up promovendo una leggera e piacevole esfoliazione meccanica che contribuisce al mantenimento di una pelle luminosa.

Prova ne è che, passando un pannetto di microfibra di quelli che sono solita utilizzare, risulta rimanere pulito.

Assolutamente insufficiente invece l’utilizzo della spugnetta senza l’ausilio di alcun detergente: è come se il trucco avesse bisogno di essere veicolato da un qualcosa per la rimozione.

Per quanto riguarda la “manutenzione” della konjac, va accuratamente lavata e sciacquata dopo ogni utilizzo. Io adopero del normale sapone di marsiglia o di aleppo. Strizzarla richiede un po’ di forza: è’ come se tendesse a trattenere molta acqua.

Bisogna anche lasciarla asciugare in un luogo abbastanza areato, possibilmente non in bagno, per evitare la formazione di muffe.

Una volta completamente asciutta risulterà essere molto più dura e piccola, ma una volta bagnata riacquisterà nuovamente le caratteristiche originarie.

Per la durata, dopo due mesi e mezzo di quotidiano utilizzo, è praticamente sbrandellata e da cambiare. Ha cominciato a sgretolarsi circa alla fine del secondo mese, quindi posso ritenermi abbastanza soddisfatta e compiaciuta.

Sicuramente la riacquisterò senza problemi.

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Un bacio a tutte.

 

Articolo originale di Ecobiopinioni. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.

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