Kill Bill Volume 1
Creato il 27 febbraio 2013 da Mattia Allegrucci
@Mattia_Alle
Tra i registi mainstream apprezzati da critica, pubblico e massa in testa a tutti, Christopher Nolan compreso, c'è sempre lui, il cinefilo per eccellenza e per esperienza, nato commesso di una videoteca e diventato poi uno dei più geniali autori di cinema che il mondo contemporaneo conosca. Quentin Tarantino ha sempre mostrato una particolare predisposizione per l'arte del citare, facendone un suo personalissimo stile impossibile da imitare. Tra i titoli da lui diretti spicca in particolare il dittico che ha diviso a metà i suoi fan, separando nettamente chi lo ama da chi lo detesta, ovvero la saga Kill Bill. Nel primo atto di questo duo di film quasi obbligato (la produzione gli ha imposto dei tagli altrimenti il film sarebbe stato troppo lungo e Tarantino ha deciso di dividere la storia in due pellicole), l'autore si presta ancora una volta a citare le storie e i generi che da sempre lo appassionano, creando un meraviglioso mix tra il cinema western e i lo stile artistico orientale. La katana, già comparsa in Pulp Fiction, diventa qui l'arma principale con cui compiere la propria vendetta, da sempre simbolo di questo sentimento e nobile compagna dei valorosi samurai. Uma Thurman è a capo di un cast eccezionale e ci regala una performance assolutamente formidabile, simbolo dell'immutata bravura di Tarantino nel dirigere gli attori che sceglie e delle ottime capacità di questa attrice fin troppo snobbata dal pubblico a causa di un curriculum fatto principalmente di scelte sbagliate. Assieme a lei troviamo l'altrettanto brava Lucy Liu nei panni di una delle vittime della furia vendicativa della bionda sposa, nonché nemico principale attorno al quale verte quasi tutto il primo film. Lady Snowblood è il più semplice dei riferimenti di Tarantino, ma come sempre ce ne sono di infiniti e di quasi irriconoscibili, ma l'immancabile sceriffo interpretato da Michael Parks fa qui la sua seconda comparsa, dopo essere stato presentato nel film Dal Tramonto all'Alba di Robert Rodriguez. L'ottima fotografia di Robert Richardson viaggia di pari passo assieme alle sempre efficaci musiche scelte di Quentin, che questa volta spaziano da Nancy Sinatra alle 5,6,7,8's che avranno anche un cammeo nel film, fino a Santa Esmeralda e Bernard Hermann. La prima parte di questa storia è tipicamente orientale, a metà tra i wuxia e i film di kung fu con un piccolo interludio di animazione giapponese che da solo rende il film meritevole di almeno una decina di visioni. Kill Bill - Volume 1 è quindi l'elemento iniziale di una storia di vendetta che inserisce al suo interno l'amore di una madre per il figlio e la distorta concezione di amore che ha un assassino bastardo (tema che verrà approfondito nel secondo film), una pellicola impossibile da vedere da sola e che necessita dell'immancabile volume 2, ma che brilla molto di più del secondo film grazie ad uno dei migliori piani sequenza del nuovo millennio, all'interno della casa delle foglie blu, il ristorante in cui si compirà il destino di uno dei cinque bersagli della Sposa. Tra umorismo e azione, lame affilate e deja-vu cinematografici, Quentin Tarantino ci regala una nuova fantastica opera che ha reso ancora più grottesco e sanguinolento il concetto di "intrattenimento filmico". Pellicola vincitrice di due Saturn Awards (tra cui miglior film d'azione) e di quattro Ioma, ha avuto anche la forza di spodestare i prodotti contemporanei dell'entertainment e di spopolare agli Mtv Awards del 2004. Ma la storia si concluderà solo con il prossimo film.
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