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Kill list

Creato il 03 marzo 2012 da Misterjamesford
Kill listRegia: Ben WheatleyOrigine: UkAnno: 2011Durata: 95'
La trama (con parole mie): Jay è un vigilante che, a seguito di un incidente sul lavoro, da mesi è senza un impiego, pressato dalla moglie che lo vorrebbe di nuovo sul campo a guadagnarsi il pane invece che a casa, perso tra una sbronza e una sorta di depressione post-traumatica.
Quando il vecchio compagno d'armi Sam fa visita alla coppia con la sua nuova fidanzata e propone a Jay un lavoro molto rischioso e molto ben remunerato, le cose paiono finalmente raddrizzarsi: ma dopo un patto di sangue che sa di rituale con i mandatari degli omicidi commissionati, le cose paiono via via prendere una piega sempre più folle e misteriosa, tanto da mettere a rischio non solo la vita, ma anche e soprattutto la sanità mentale di Sam e Jay.
Kill list
E' proprio strano, a volte, quanto un film possa bruciare tutte le sue potenzialità sistematicamente, quasi si trattasse di una scelta artistica ben precisa.
Kill list, spinto da recensioni se non completamente positive almeno interessanti, è approdato sugli schermi di casa Ford praticamente in sordina, facendosi notare in partenza più per il suo ritmo decisamente lento e per una regia - ed una squadra di interpreti - assolutamente lontane dall'essere all'altezza che per la curiosità di scoprire come si sarebbe evoluto lo script: eppure, passata una prima mezzora decisamente dilatata, è parso prendere una piega decisamente più interessante, lasciando i litigi e le grida soffocate dalle mura domestiche per concentrarsi sulla missione di Jay e Sam, alla ricerca di tre uomini da eliminare senza avere un'idea precisa di chi possano essere o quale sia il motivo che li vede condannati a morire per mano loro.
La svolta, che equilibra più che bene l'amicizia virile che lega i due protagonisti all'escalation di violenza che vede al centro dell'azione - e dell'attenzione - soprattutto Jay, assume in breve tempo le dimensioni di un disagio sociale narrato attraverso atmosfere che paiono più noir che non horror in grado di ricordare le esplosioni efferate dell'ultimo capitolodel Pusher di Refn, alimentando la tensione nello spettatore e la curiosità rispetto all'evolversi della vicenda, legata di fatto all'utilizzo di mandanti che paiono usciti da un incrocio tra Eyes wide shut e una follia di David Lynch.
Peccato che, a dispetto della buona parte centrale, la pellicola sia destinata ad avvitarsi su se stessa perdendo la direzione tra i generi - horror? Survival? Thriller? Crime story? - ed ispirandosi chiaramente e senza successo a pietre miliari come The wicker man finendo per mostrare tutti i suoi palesi limiti, per scadere non tanto nella banalità, quanto nell'eccessiva volontà di stupire o sconvolgere il pubblico mancando dunque clamorosamente ogni bersaglio.
D'altra parte, di sicuro non siamo di fronte ad una di quelle evidenti porcate da saltare a piè pari, e insieme ai buoni spunti resta il dubbio che Kill list possa essere una visione in grado di dividere nettamente i suoi spettatori, spaziando dal disgusto completo all'elogio smisurato: in fondo, siamo dalle parti di quel Cinema d'autore che, oltreoceano, ha sfornato cose assolutamente degne di nota come Red, white and blue, e pur se in una versione certamente più "home made", ritengo che il lavoro di Wheatley possa essere inserito nel novero.
Non aspettatevi di trovarvi di fronte una rivoluzione, e anzi, cercate di partire rispetto all'eventuale approccio con quanti più pregiudizi possibili, in modo da poter analizzare a fondo i diversi aspetti della storia e dell'opera completa prima di scoprire se vi sia piaciuta oppure no.
In fondo, le riflessioni non mancano, soprattutto legate all'operato e alle azioni di Jay: cosa rende peggiore o migliore un uomo assolutamente discutibile?
Il fatto che voglia proteggere la sua famiglia?
La furia selvaggia scatenata da un senso di giustizia interiore?
Il bisogno quasi fisico di esercitare quella furia, di somministrare dolore - la scena con il bibliotecario lascerebbe di stucco anche Haneke -?
Risposte ne restano ben poche, al termine della visione.
E io stesso, che mi ritrovo ora a bottigliarlo, penso di non poterne davvero parlare male fino in fondo.
Perchè se c'è una cosa che Kill list può fare, pur se a modo suo, è lasciare il segno.
E questo è molto più di quanto si possa chiedere a pellicole decisamente migliori di questa.
MrFord
"Just killing time, kiss that world good bye, it's all over now, nothing is over now."(HED) P. E. - "Killing time" -

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