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Kill Your Darlings! E l’Amore Viene Omesso

Creato il 13 febbraio 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Postato il febbraio 13, 2012 | TEATRO | Autore: Manuela Marascio

Kill Your Darlings! E l’Amore Viene OmessoÈ una strana concezione di teatro quella che si materializza attraverso la regia di René Pollesch. Un incontro ardito tra temi che, di per sé, sembrerebbero non avere alcunché da condividere, l’amore e il capitalismo: senza confini, ma tangibile nel quotidiano, il primo, più sfuggente e difficile da teorizzare, il secondo. Come primo impatto, è inevitabile l’effetto stridente che una lingua come il tedesco suscita. La voce di Fabian Hinrichs ben si adatta alle invettive, talvolta sfumate dal sarcasmo, contro quella rete di leggi di mercato che tenta di intrappolare ogni individuo, e rappresentata, sulla scena, da abili ed energici ginnasti. Ma quando quella stessa voce diventa espressione di delusione di fronte alla fine di un amore, allora suonano dure persino le parole più soggettive, suscitate da una riflessione intima. La dichiarazione iniziale di mancanza di spazio denuncia la crisi dei valori che si ritenevano essere i più concreti, alla portata di ciascuno di noi: ci ritroviamo stretti in un groviglio che annulla ogni relazione, a tal punto da rendere impossibile persino quelle sentimentali. Tutto si sviluppa attraverso un monologo continuo, in cui molto spesso si scontrano riflessioni fortemente contrastive: se ciò che si brama all’inizio è un’individualità esasperata, poi, si cerca l’Amore in senso assoluto, come l’unica forza aggregante possibile, un amore che potrebbe comunicare davvero qualcosa, se solo fosse facile da trovare. L’immagine che emerge, sfocata, dalla memoria, di una coppia adagiata su un divano e illuminata da luci soffuse, viene rimpiazzata brutalmente da quella di due individui che manifestano il proprio amore cercando il consenso di chi li guarda, mercificandolo, in qualche modo.

Kill Your Darlings! E l’Amore Viene Omesso

L’amore vissuto intimamente viene spezzato dalla logica del plusvalore, rendendo necessario un costante richiamo al profitto materiale. È poco percettibile il filo conduttore che lega le varie sequenze della rappresentazione: i momenti corali, quelli in cui il movimento, anche disordinato, prende il sopravvento, sono bruscamente interrotti dalla voce imperante che sancisce il divieto di porre in atto le scene ritenute più forti, più belle, e, per questo, impossibili da sostenere emotivamente. Tutto ciò che potrebbe risultare maggiormente convincente, fornendo risposte e riconducendo tutto a un ordine, è eliminato, così come, ogni giorno, noi eliminiamo le scene più belle della nostra vita, soffocati dal poco spazio a disposizione. E se rimane ben vivo il ricordo del primo istante in cui gli occhi si sono posati sull’oggetto dell’amore, allora questo dovrà essere lasciato morire in mezzo alla gretta economia che ha causato la rovina del sentimento. L’unica azione consentita è l’attesa, nella solitudine, dell’amore giusto, indivisibile. Ma la difficoltà, che è più un’analisi di coscienza, è riuscire a distinguere le relazioni autentiche in mezzo all’impersonalità più disorientante.

I quattro scatti inseriti nell’articolo sono stati gentilmente concessi dal Teatro Stabile di Torino – Fotografie di Daniel Josefsohn (1) e Thomas Aurin (2) (3) (4)

Kill Your Darlings! E l’Amore Viene Omesso

Kill your Darlings! Streets of Berladelphia

di René Pollesch

Regia: René Pollesch – Scene e costumi: Bert Neumann – Luci: Frank Novak e Torsten König – Drammaturgia: Henning Nass

con Fabian Hinrichs

Coro: Eduard Anselm, Johanna Berger, Christin Fust, Hannes Hirsch, Emma Laule, Ronny Lorenz, Martina Marti, Fynn Neb, Rudolph Perry, Simone Riccio, Nicola Rietmann, Paula Schöne, Anna Smith, Lukas Vernaldi, Claudia Vila Peremiquel

Produzione: Volksbühne am Rosa-Luxemburg-Platz di Berlino nell’ambito della partnership teatrale con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino “Fatzer geht über die Alpen”, promossa dal “Fonds Wanderlust” della Fondazione Culturale Federale Tedesca.

Torino, Cavallerizza Reale – Maneggio, dal 10 al 12 febbraio 2012

Kill Your Darlings! E l’Amore Viene Omesso



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