Partiamo subito con Killer Joe, pellicola che va direttamente nel mio elenco personale dei “film d’essay per un pubblico di nicchia”.
Presentato a Venezia nel 2011, diretto da William Friedkin Il film parla di Chris(Emile Hirsh) un ventiduenne spacciatore, quando la madre gli ruba la droga Chris non può come pagare il debito di seimila dollari, sa che se non paga è un uomo morto.
Disperato va dal padre per proporgli un affare, uccidere la madre per incassare l’assicurazione di 50.000 dollari visto che ha scoperto che il beneficiario dei soldi è sua sorella Dottie(Juno Temple).Qui entra in gioco Joe Cooper(Matthew McConaughey), conosciuto nel giro come Killer Joe, un poliziotto che come secondo lavoro fa il killer.Quando il ragazzo gli propone l'affare chiede a Joe se può pagarlo quando tutto sarà finito con i soldi dell'assicurazione.Joe inizialmente rifiuta, però poi torna sui suoi passi chiedendo come "caparra" Dottie, Chriss e il padre accettano l'accordo.Dopo un susseguirsi di situazioni si viene a scoprire che il fiduciario dell'assicurazione non è Dottie, ma Max il compagno della morta.Joe, alla fine si farà saldare il debito.
Il film è tratto da una pièce teatrale di Tracy Letts che ha collaborato con il regista.
Una commedia noir a tutti gli effetti con risvolti psicologici interessanti, ma nello stesso tempo inquietanti.
L'innocenza, se così si può definire, viene rappresentata dalla sorella del protagonista che vorrebbe solo scappare da quella famiglia che è disposta a venderla ad uno sconosciuto per un buon affare.
La fotografia sempre molto chiara e nitida sembra far da contraltare ai lati oscuri dei vari protagonisti che questa storia ci propone.
Friedkin ci ha abituato alla sua regia diretta, a tratti persino brutale nel raccontare la sua versione della storia, devo dire che soprattutto le scene finali possono non essere per stomaci delicati ed alcune di queste sono state aggiunte per sottolineare oltremodo le varie psicosi di Joe Cooper.
Il cast è interessante ed ogni personaggio è ben caratterizzato, Matthew McConaughey forse è quello che spicca di più di tutti, oltre che per essere il protagonista anche per il fatto che sia riuscito a gestire un ruolo per niente facile.
In complessione un film che alla prima visione può lasciare un po' perplessi, ma tutto sommato niente male.
Passiamo ad un altro film tratto questa volta da un libro: "On the road".
Tratto dal romanzo di Jack Kerouac il libro racconta la storia di Sal Paradiso(Sam Riley) e Dean Moriarty (Garrett Hedlund) alter ego che furono rispettivamente dello stesso Kerouac e del suo amico.
Sal, scrittore in erba, dopo la morte del padre incontra per caso Dean personaggio affascinante, intrigante e l'esatto opposto di quello che è Sal.
Diventeranno subito amici e condivideranno più di un viaggio sulle infinite strade americane alla ricerca di una vita diversa e forse della loro stessa esistenza. Insieme a loro viaggerà anche Marylou(Kristen Stewart),la moglie sedicenne di Dean.
Premetto, io ho amato molto il libro e la trasposizione al cinema mi faceva arricciare il naso. So che in molti registi hanno tentato invano di trasporre questa storia sullo schermo e devo dire che anche se Walter Salles ci ha provato, questo libro per me doveva restare sulla carta.
Il film non convince, alcuni momenti sono più fedeli di altri. Oltre la storia con scene aggiunte non funzionali, quello che mi ha deluso di più è stata la caratterizzazione dei personaggi, alcuni fin troppo superficiali, altri con collimano per nulla con quelli del libro.
I personaggi più convincenti sono stati quelli di Dean Moriarty e di Carlo Marx (Tom Sturridge), purtroppo quello di Sal Paradiso sembra quasi di passaggio ed è un vero peccato dato che è il protagonista.
Gli altri attori del cast quali Viggo Mortensen, Kirsten Dust e Amy Adams si ritagliano piccole parti nel film.
Interessante però la voce narrante che collega i vari momenti della storia.
L'ultimo film che ho visto invece è "Cogan: Killing them softly".
Trasposizione cinematografica di un piccolo libro che si intitola "Cogan's trade", il film parla di due delinquenti, Franky (Scott McNairy) e Russel (Ben Mendelsohn) che accettano di fare un colpo in una bisca clandestina durante una partita di pocker con i maggiori esponenti della mafia.
Jackie Cogan(Brad Pitt), un killer a cui piace uccidere da lontano, viene chiamato per indagare sulla rapina e scoprire chi è il colpevole.
La cosa che mi ha colpito di più in questo film è stata la fotografia e le scene di rallenty, per il resto era un film semplice senza troppo pretese, ma anche molto attuale da un certo punto di vista dato che in sottofondo ci sono le elezioni presidenziali di un'America che ha bisogno di un cambiamento.
Brad Pitt è in parte, in un personaggio che la sa lunga delle strade e delle persone che le frequentano, ritroviamo Ray Liotta nella parte del gestore delle bisca e James Gandolfini nel ruolo di un altro killer.Una colonna sonora essenziale accompagna tutta la storia, sottolineando i momenti momenti salienti.
Vi lascio i vari trailer ^_^
Killer Joe: http://www.youtube.com/watch?v=ZjO89027qbk
On the road: http://www.youtube.com/watch?v=YU89jsJXbgo
Cogan: killingh them softly: http://www.youtube.com/watch?v=6CR_S-dV32c
Alla prossima ^_^
Taty