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Kim Collins. L’intervista più veloce di The Freak

Creato il 14 settembre 2012 da Thefreak @TheFreak_ITA

Kim Collins (Saint Kitts, 5 aprile 1976) è un atleta nevisiano, campione del mondo dei 100 metri piani a Parigi nel 2003. Come migliori prestazioni personali vanta 9″98 sui 100 metri e 20″20 sui 200 metri.

Intervista ESCLUSIVA per l’Italia rilasciata dal velocista a The Freak

Intervista a cura di Agnese Santocchi. Traduzione a cura di Adriana Bonomo. 

Sei un atleta nevisiano, che per i meno esperti, significa che provieni dallo Stato dell’America centrale Saint Kitts e Nevis. Che emozione hai provato quando hai portato sul tetto del mondo la bandiera del tuo Paese a Parigi nel 2003?

Vedere la mia bandiera issata a Parigi nel 2003 é stata una sensazione straordinaria. Un momento che porterò con me ogni giorno, per il resto della mia vita.

Certamente inusuale vedere un nevisiano competere con americani e jamaicani, considerati gli uomini più veloci della Terra. Che rapporto hai con loro?

La mia isola é molto piccola e poco conosciuta, non solo nel settore sportivo, ma in generale. Tuttavia, la dimensione del mio Paese non impedisce che possiamo produrre un campione per ogni evento sportivo. Tutti gli atleti vanno d’accordo, la maggior parte di noi eravamo giá amici da ben prima di diventare dei professionisti. Siamo tutti amici.

Fuori dalla pista siete amici. Ma in pista?

Siamo sempre amici dentro e fuori dalla pista, siamo consapevoli del fatto che tutti lottiamo per essere il numero uno e che vincere o perdere non deve essere considerata una “questione personale”.

Sei un velocista, abituato a correre i 100 m piani in 10 secondi. Come ti concentri prima di una gara? a cosa pensi?

Prima di ogni gara, mi concentro, rilassandomi e lasciando che il mio corpo e la mia mente realizzino l’obiettivo per il quale mi sono così tanto allenato.

Hai dei rituali particolari?

Niente rituali prima della corsa, il passato mi ha insegnato che ogni volta che dimentichi di fare il tuo rituale, la gara andrà male.

All’età di 36 anni sei soddisfatto della tua carriera?

Sono molto soddisfatto per tutto ciò che ho realizzato, dentro e fuori dalla pista. Non ci sono molte persone nello sport che siano state ‘in pista’ per così  tanto tempo e che continuino a vincere medaglie.

Obiettivi futuri?

Quelli di Londra sono stati i miei quinti giochi olimpici, ma ho avuto dei problemi. Ora non so cosa accadrà.


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