Kim Dotcom: l’epopea continua
Le vicende legali che vedono protagonista Kim Dotcom cominciano a mietere le prime vittime: le teste dei dirigenti dei servizi segreti neozelandesi (GCSB) stanno cominciando a rotolare per la somma gioia del padre di MEGA.
Hugh Wolfensohn ormai ex vicedirettore generale del GCSB ha dovuto presentare le proprie dimissioni in quanto nel corso delle indagini sul caso MegaUpload ha autorizzato delle intercettazioni verso Kim Dotcom (nome in codice assegnato Billy Big Steps). All’epoca dei fatti però Kim Dotcom era già residente in Nuova Zelanda, caratteristica che rende illegali attività di spionaggio secondo la legislatura del luogo. Secondo il primo ministro John Key le dimissioni di Wolfensohn, dopo 25 anni di servizio e accompagnate da una cospicua buonuscita, sono solo le prime avvisaglie di un terremoto che coinvolgerà le alte sfere del GCSB.
Intanto la corte federale neozelandese ha autorizzato Kim Dotcom a citare in giudizio il governo della Nuova Zelanda per aver permesso intercettazioni illegali nei Suoi confronti. Ira Rothken, avvocato di Dotcom ha riferito in una mail che il suo cliente “cercherà un rimedio non solo per tutelare i propri diritti, ma per proteggere i diritti di tutti i residenti in Nuova Zelanda contro lo spionaggio illegale“.
Continua quindi la battaglia di Kim Dotcom per la rivalsa dei suoi diritti. E chissà che nel mentre non riesca a recuperare gli account del vecchio MegaUpload come promesso qualche mese fa.
Fonte: Ars Technica