Per di più diretto da Matthew Vaughn, uno degli autori del fumetto stesso insieme a Mark Millar. Registi non ci si improvvisa, dai... Ma... Un attimo: non è quello che ha già diretto il notevole Kick Ass e il notevole X-men: l'inizio?E allora: quali le aspettative davanti ad un'opera simile?Beh... Il trailer, pur essendo accattivante, non fa testo: ci sono gruppi di persone pluri-titolate che vanno a definire quel minuto di spot spesso mendace.Tocca buttarsi. Nel vuoto. Senza rete.E senza spoiler!
Il buono Colin Firth (Harry Hart / Galahad) vs. il cattivo Samuel L. Jackson (Richard Valentine): un rinomato attore shakespeariano catapultato in un mondo di combattimenti alla Matrix, messo contro l'attore che ha trovato nel personaggio del tycoon Valentine l'ideale prosecuzione nel percorso da villain intrapreso con l'Elijah Price nel film Unbreakable di Shyamalan e portato avanti con il perfido servo Stephen in Django - Unchained di Tarantino. In due parole: una lotta tra titani.
Il culo come stella cometa della parabola esistenziale, dicevamo: Hart sopravvive a un attentato grazie al sacrificio del suo protetto, che lascia moglie e figlio, il piccolo Gary "Eggsy" Unwin .
Dopo 17 anni, il giovane Eggsy ha imparato a condurre una vita incasinata nei bassifondi londinesi. E' Hart ad offrirgli l'occasione di riscatto che la vita a tutti offre: ''I modi definiscono l'uomo''. Pigmalione non è stato scritto invano.
Tra battute fulminanti e citazioni di tutti gli action movie su spionaggio e affini (da Bond a Bourne a Bronx Tales per le atmosfere, passando a Kick Ass ed Equilibrium per le coreografie dei combattimenti), ci troviamo a seguire allenamento e trasformazione anche estetica di Eggsy, finalizzati a renderlo finalmente un Kingsman: da giubbotto e cappellino da baseball, a completo grigio tagliato su misura. Il culo sarà componente non secondaria di questa crescita interiore.
Non si può certo dire che questo lungometraggio abbia apportato elementi innovativi alla settima arte; ma se il desiderio dello spettatore è quello di divertirsi distraendosi dal quotidiano grigiore, ebbene, questo è davvero un buon modo per trascorrere due ore.Fidatevi: ci vuole culo, oggi, per trovare film che non fanno rimpiangere il prezzo del biglietto ai titoli di coda!
p.s. Questa recensione verrà apprezzata di più dopo aver visto il film, lo so...Ma che ti pesa il culo? - Eliza Doolittle (Audrey Hepburn) dal film "My Fair Lady" di George Cukor