Un autore dissacrante che con le sue varie opere è riuscito a disintegrare molti dei capisaldi che avevano sempre caratterizzato il mondo del fumetto. Ovviamente non è stato il primo, ne l'unico, ma chi ha letto agli inizi del 2000 Ultimates o anche solo Wanted sa bene di cosa parli. Analogamente ad Alan Moore (il capostipite), Garth Ennis o Warren Ellis le sue storie rompono gli schemi e mostrano le cose più ovvie sotto una nuova luce. Il suo stile, però, è più commerciale ed è forse per questo che le sue opere, bene o male, sono facilmente riproducibili nel mondo cinematografico.
Non sempre in maniera adeguata!
Dopo Wanted e Kick-Ass 1 e 2, lo scorso anno è stata la volta di Secret Service, la miniserie scritta da Millar e disegnata da Dave Gibbons nel 2012, che funge da parodia/omaggio della pompatissima serie di 007. Una storia di "spionaggio" sulla falsa riga di M.I., di Red o anche dello stesso James Bond. Quel tipo di trame che al cinema si trasformano in film d'azione pompati da effetti speciali, computer grafica e affini. In effetti così è stato, Matthew Vaughn ha tirato su un bel film che però presenta quei soliti cliché che vanno ormai tanto di moda. Questo regista, lo sappiamo, ha fatto la sua fortuna sui film basati sui fumetti ed è già alla sua seconda collaborazione con Millar. La prima è stata Kick-Ass che nonostante il finale opinabile rimane comunque un ottima opera e ora, con Kingsman, il regista è riuscito a dare una certa valenza ad un film che poteva esser fatto decisamente peggio.Ovviamente, come dicevo, non si può decisamente definire un film di spionaggio. Si tratta di un miscuglio di vari generi. Un po' d'azione, una manciata di commedia, una punta di giallo, un pizzico di fantascienza e poi strizzate d'occhio a non finire. Perchè al giorno d'oggi, dopo 100 anni di cinema, la gente non si accontenta della roba semplice, bisogna rischiare, bisogna osare e ripensare le cose in modo nuovo senza però dimenticare il vecchio, o meglio gli anni ottanta.In sto modo vai sul sicuro e il film piacerà sia alle nuove generazione che a quei trentenni e quarantenni che riconosceranno questa o quella citazione e ovviamente poi se ne lamenteranno in qualche buco di blog o forum (come il sottoscritto).
E chi non si è depresso nel vedere quando è invecchiato Luke?
In realtà, a volerla dire tutta, dopo aver attentamente letto il fumetto e dopo aver visionato il film devi dire che quest'ultimo è molto meglio dell'altro. Sarà, forse, che la storia si prestava meglio ad un pubblico cinematografico o che la presenza di alcuni grandi attori, Caine in prima fila, ha dato un po' di quello spessore in più che nel fumetto mancava. Niente di assurdo, niente di strano solo tanta azione, un po' di splatter e vari ammiccamenti. Si potrebbe poi discutere sul fatto che alla fin fine, questi film, si assomigliano un po' tutti e che non ho notato niente di veramente particolare durante le due ore di proiezione. Alla fin fine, però, se quando vai al cinema ti diverti e ti scappa qualche Oooh di meraviglia non ti devi stare a rimurginare. Vuol dire che il film ha fatto il suo dovere. Nè più, ne meno.