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Kirghizistan: il premier Atambaev eletto Presidente

Creato il 31 ottobre 2011 da Alessandroronga @alexronga
Kirghizistan: il premier Atambaev eletto Presidente

Il presidente kirghizo Atambaev

Il Primo Ministro Almazbek Atambaev è il nuovo presidente del Kirghizistan, il primo eletto dopo l’adozione di una nuova Costituzione che ha trasformato il Paese centroasiatico da repubblica presidenziale a repubblica parlamentare. Atambaev, leader del Partito Socialdemocratico Kirghizo, ha trionfato con il 62,8 per cento dei voti: un vero plebiscito, se si considera che i suoi principali avversari si sono fermati rispettivamente al 14,9 per cento e al 14,4 per cento. Resta però vivo il sospetto di brogli, come ammesso dalla stessa Commissione Elettorale Centrale, che promette un ricalcolo e si dice anche pronta ad annullare la consultazione in quei seggi dove queste ipotesi trovassero fondamento.

Il nuovo presidente si insedierà dal 1°gennaio 2012, alla scadenza del mandato ad interim dell’attuale presidente Roza Otunbaeva, la donna che ha guidato il Paese in diciotto difficili mesi di transizione dal vecchio regime di Kurmanbek Bakiev alla nuova democrazia parlamentare, durante i quali il Kirghizistan si è trovato sull’orlo della guerra civile, ma è anche riuscito a dotarsi di una nuova Costituzione e a tenere, nell’ottobre 2010, le prime elezioni democratiche.

Con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, il Kirghizistan chiude definitivamente la breve e deludente esperienza della Rivoluzione dei Tulipani, esplosa nel 2005 sotto la guida dell’allora leader dell’opposizione Kurmanbek Bakiev, che aveva come obiettivo l’introduzione della democrazia nel paese asiatico. Tuttavia, una volta divenuto Capo dello Stato, Bakiev non seppe fare di meglio che accentrare su di sè tutti i poteri, diventando una sorta di monarca assoluto, a capo di un potente clan familiar-politico che in pochi anni aveva accumulato ingenti ricchezze spesso provenienti dalla corruzione e da attività illecite. Fino alla primavera 2010, quando il popolo che anni prima l’aveva osannato gli si è schierato contro.


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