- Roma - da martedì 9 a domenica 21 febbraio 2016 - ore 21.00_dom. 18.00
Debutta la commedia che vede protagonista l'esilarante ed insolito trio composto da Fabio Avaro, Vanina Marini, qui anche in veste di regista, e la Banda Dell'UKU nella forma dei tre musicisti Fabrizio Sartini, Luca Sgamas e Emiliano Giuliano.
Gianni è un attore che da anni prova con scarso successo ad imporsi nel mondo del teatro. La sua vita e quella dei musicisti che lavorano stabilmente con lui sono ora ad un punto morto: gli ultimi spettacoli sono stati dei fiaschi clamorosi ed ormai vivono sommersi di debiti. Gianni lavora come barista nel foyer di un teatro e con la Band fa feste di musica country in posti squallidissimi. La soluzione a tutti i loro guai sembra presentarsi quando nel teatro dove lavora deve andare in scena uno spettacolo di una giovane affermata regista, che a poche ore dal debutto dello spettacolo, al quale assisterà un commissario del Fondo Europeo per l'arte e la cultura, viene abbandonata dall'attore protagonista e dalla sua orchestra. La giovane è nel panico. Unica soluzione, idea forse malsana, chiedere a Gianni e la Banda dell'Uku di sostituirli. Per Gianni e la Banda è la grande occasione. Tutto perfetto dunque se non fosse che il testo deve essere originale ed inoltre ideato, scritto e messo in scena trattando tematiche specifiche richieste dalla comunità europea nel bando, il tutto in poche ore.
Per la giovane e promettente regista, Gianni e la banda, sarà la notte più lunga della loro vita.
Autori: Fabio Avaro, Luca Sgamas, Vanina Marini - Regia: Vanina Marini - Interpreti:: Fabio Avaro, Vanina Marini e la Banda dell'UKU - Disegno luci: Maximiliano Lumachi
da mercoledì 10 a sabato 13 febbraio 2016 - ore 21.00
Debutta, dal 10 al 13 febbraio presso il Teatro Portaportese di Roma, l'adattamento teatrale di "Piccole donne" e "Piccole donne crescono" della scrittrice statunitense Louisa May Alcott; in un unico allestimento, come una vera saga familiare, ideato e curato da Michele Di Francesco che dirige il numeroso cast indipendente di Compagnia Degli Indie.
Grazie alle atmosfere e ai costumi d'epoca curati da Vize Ruffo, lo spettatore sarà accompagnato da ciascun personaggio in un percorso individuale e collettivo, a tratti anche comico, di formazione e crescita che determinerà le diverse scelte di vita delle sorelle: tra emancipazione femminile e desiderio di fare della propria passione per l'arte e la cultura un mestiere.
ovveroCONFESSIONI DI UN ORFANO D'ARTE"
"MUMBLE MUMBLE di Emanuele Salce e Andrea Pergolari- Roma - mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio 2016, ore 21.00
Dopo il sold out al Teatro Brancaccino di Roma, che, dopo oltre 100 repliche e una tournée che ha toccato molti teatri italiani, giunge alla sua quinta stagione Mumble Mumble Confessioni di un Orfano d'arte di . Un Emanuele Salce e Andrea Pergolari, torna a Roma a grande richiesta per altre due repliche eccezionali.Un infuriare di ricordi surreali, grotteschi, ironici, un intreccio inestricabile di cultura e provocazione, di attese insoddisfatte e di traiettorie felicemente impreviste. Un paradossale e compiaciuto autodafé laico. È questo lo spettacolo racconto ironico, dissacrante, intimo e coraggioso.
" Mumble Mumble" è una tragicomica confessione di un orfano d'arte, la narrazione divertente di due funerali... e mezzo. , è il narratore di tre morti: quella di suo padre naturale, il regista Luciano Salce, quella del secondo marito di sua madre e suo padre adottivo, Vittorio Gassman e, infine, quella metaforica: la sua. Nelle prove in camerino, Emanuele Salce cerca di conciliare la verità assoluta che trova nelle pagine di Dostoevskij, ai momenti più grotteschi dei funeralidei suoi padri, dove spiccano personaggi singolari, tra presenzialisti e volti bizzarri. Lo spettacolo si chiude con il racconto dell'incontro con un'irresistibile bionda australiana ed una sciagurata boccetta di lassativi. Un tentativo di liberazione da un peso (non solo simbolico) che diventa una morte metaforica, una vera e propria catarsi. A fare da contraltare l'ironico e discreto personaggio-spettatore Emanuele Salce, c on l'ironia e la verve che lo caratterizzano Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore di una confessione che narra di personaggi pubblici e allo stesso tempo teneramente privati.
La testimonianza di un orfano d'arte partecipe di un mondo assurdamente logico.
di "L'AMORE E' UNA SOSTANZA STUPEFACENTE" Paola Pessot e Alessandro Bardani
- Roma - da giovedì 11 a domenica 14 febbraio 2016 - ore 21.00_dom ore 18.00
Un'altra commedia per San Valentino?
No, semmai è San Valentino che sembra fatto apposta per questa commedia!
Debutta lo spettacolo comico-sentimentale e dissacrante scritto da Paola Pessot e Alessandro Bardani. L'autore, attore e regista Bardani ( Romanzo Criminale, autore della pièce Il più bel secolo della mia vita, ) darà corpo e voce a tutti i personaggi maschili l'11 febbraio, mentre fino al 14 febbraio si alterneranno sul palco insieme all'interprete Paola Pessot, gli attori Alessandro Marverti ( Romanzo Criminale, L'Abbiamo Fatta Grossa, La pecora nera, Michelangelo-il cuore e la pietra), Francesco Foti ( Il Capo dei Capi, Un medico in famiglia, Colorado Café) e Riccardo Festa ( La squadra, Un posto al sole, Rex).
La protagonista è Beatrice, 30 anni compiuti "da qualche anno", un lavoro precario, un amore-odio sfrenato per Shakespeare ("Willy", il suo vate) e un fidanzato di nome Corrado.
Cerca risposte nei libri di medicina, nei classici, nei films, ma anche su Internet e soprattutto nelle sue esperienze sentimentali, analizzandole in modo ironico e dissacrante.
In una sorta di stand-up comedy involontaria che non lascia respiro, ripercorre gli amori che l'hanno formata: il bambino per cui andava matta alle elementari e che riempiva di botte dall'inizio alla fine della scuola; Cristian, il suo primo amore; Cristiano, il rimpiazzo; Paco, la macchina del sesso; Piero, il regista radical chic, tutto preso da se stesso e dai finanziamenti ministeriali; il fidanzato (di un'altra), quello che andava a letto con lei per salvare la storia con la sua ragazza. E infine Corrado, che le ha regalato un anello ed è sparito nel nulla.
Perché diciamo "Io muoio d'amore per te" invece di dire "io vivo d'amore per te?" Semplice, dice Beatrice: "perché l'amore t'ammazza!". E allora come mai continuiamo a cercarlo? "L'amore è una sostanza stupefacente" è una riflessione intelligente e contemporanea sull' amore sulle bugie che ci diciamo e sui bisogni che non riconosciamo. Pregiudizi, sogni, delusioni e massime esistenziali: tutto ciò che ci siamo sempre chiesti sull'amore e che non abbiamo mai osato scoprire è qui condensato in un flusso malin-comico che conquisterà tutti, senza limiti di età.
Che siate singles o felicemente accoppiati, Bea e i suoi fidanzati vi faranno ridere delle vostre debolezze, e pensare che, dopotutto, poteva andarvi molto peggio.
Autori: Paola Pessot e Alessandro Bardani - Regia di Alessandro Bardani - Interprete: Paola Pessot insieme a: 11 febbraio - ore 21 Prima nazionale - Alessandro Bardani - 12 febbraio - ore 21 - Alessandro Marverti; 13 febbraio - ore 21 - Francesco Foti - 14 febbraio - ore 18 - Riccardo Festa
-Sala Teatro- Roma - da giovedì 11 a domenica 14 Febbraio 2016 -ore 21.00_dom. 18.00
" Sarà meglio mandare su qualcosa."Uno dei più testi più famosi tra i lavori del drammaturgo inglese Harold Pinter, riletto e interpretato da una coppia di talentuosi giovani attori, Sergio Brenna e Mortelliti ( Miglior Solo Performance al San Diego Fringe Festival 2015 e vincitore del Premio Special off Roma Fringe Festival 2014 per "84 gradini").
Rappresentato per la prima volta al Hampstead Theatre di Londra il21 gennaio 1960 Il Calapranzi ( The Dumb Waiter ) è una commedia teatrale dai ritmi serrati, paradossali ed equivoci che vede protagonisti due sicari, Ben e Gus, in attesa del loro prossimo incarico. Tutto si svolge in una stanza in un seminterrato. Due letti contro la parete del fondo scena. Tra i due letti, il vano del calapranzi, dal quale arriveranno incarichi irrealizzabili. Una porta che va in cucina e al gabinetto, a sinistra. Una porta che si apre sul corridoio, a destra. Forse niente di tutto questo. Ben e Gus sono da soli, si guardano, si parlano, decidono che fare l'uno dell'altro.
Autore: Harold Pinter - Interpreti: Sergio Brenna e Giuseppe Mortelliti - Traduzione : Alessandra Serra - Musiche originali: Francesco Leineri - Scenografia: Simone Martino
Autori:Davide Tassie Alessandro Donati - Regia:Francesca Rizzi- con la partecipazione straordinaria di Alessandro Donati
- Roma - da giovedì 4 a martedì 23 febbraio 2016 - dal lun al ven ore 21.00_sabato ore 17.00 -21.00_ dom.ore 18,00
Si conclude quest'anno, sempre sotto la guida di Mimmo Strati, la trilogia shakespeariana. Dopo
Romeo e Giulietta e Sogno di una notte di mezza estate, in scena La Bisbetica domata.Così la Compagnia dei Bardi, in stretta relazione con l'Accademia dei Bardi, porta avanti coerentemente un progetto culturale di alto profilo e allo stesso tempo popolare. Si rafforza nel contempo il sodalizio Mimmo Strati-Cesare Cesarini, che nel tempo si è giovato anche della presenza di Anita Pusceddu e che ha già dato vita, oltre alle succitate opere shakespeariane, anche a "Cyrano, dacci una mano" e al "Ventaglio" di C. Goldoni. Un modo di fare e diffondere cultura basato solo sulla forza delle idee, di un "modo" di fare teatro alla maniera inconfondibile, comica e a volte dissacrante dei Bardi, senza sovvenzioni e retto dall'affetto e dalla presenza costante del pubblico. Ci vuole forza, coraggio, passione, originalità, esperienza e nessuna paura di mettersi in gioco!
Commedia vincitrice della III Edizione del Concorso "Una commedia in cerca di autori®"- Roma - da martedi 26 gennaio a fomenica 14 febbraio 2016 - ore 21 da martedi a venerdi _ 17.30 e 21 sabat o_17.30 domenica
Una commedia brillante e divertente dove si riesce a trovare il lato positivo di uno dei mali dei nostri tempi, la precarietà.
Il centro di produzione teatrale La Bilancia - che gestisce il Teatro de' Servi di Roma e il Teatro Martinitt di Milano - ha indetto, per il terzo anno consecutivo, il concorso per emergenti "Una commedia in cerca di autori", con l'obiettivo di stimolare il tessuto drammaturgico nazionale, proseguendo così il proprio importante percorso di rivalutazione della Commedia italiana, genere virtuoso che affonda le sue radici nella cultura e nella tradizione del nostro paese.
- Il dottor Lamberti, stimato e super professionale creativo pubblicitario è strozzato dai debiti di gioco e vittima di un allibratore.Un gruppo di irresistibili impiegati contabili di una nota agenzia pubblicitaria se lo ritrova come capo. Lo adoreranno, ma lui non è lì per ciò che pensano: il suo ingrato compito è quello di licenziarli tutti. Lamberti raggiungerà il suo obiettivo percorrendo una strada...creativa!Una volta individuate le loro peraltro non nascoste velleità, molto semplicemente li spingerà a rincorrere a gambe levate ognuno i propri sogni e il licenziamento a quel punto verrà vissuto come l'occasione per cominciare una nuova vita. E anche se non tutti riusciranno a realizzare i propri sogni, anche se questa opportunità costringerà alcuni di loro a fare i conti con i propri limiti, comunque, alla fine Lamberti li aiuterà tutti. Questo capo, meschino e subdolo, sarà davvero il capo dei loro sogni?
Infanzie in gioco 2015/16 prosegue con lo spettacolo della Compagnia Ruotalibera, ispirato a una fiaba popolare slovena.
Il testo e la regia sono di Tiziana Lucattini, l'interpretazione di Rossana Damiani, Simona Parravicini e Fabio Traversa. Filastrocche, parole musicali e danza si fanno narrazione e raccontano la storia di un Lupo Bambino, di mamma Capra e di una piccola Caprettina. Il Lupo Bambino è tenero e vorace, buffo e maldestro, giocoso e pericoloso. Mamma Capra non è proprio infallibile, ma sa crescere insieme a sua figlia, la Caprettina, un po' inquieta perché desiderosa di diventare grande. Tra loro si sviluppa un rapporto di solidarietà e quando la Caprettina cade nella trappola dei cacciatori, il Lupo non ne approfitta, anzi la porta in salvo. La storia parte da una fiaba popolare ma, contrariamente alla versione classica, qui non ci sono vinti o vincitori, furbi o cattivi. Tra i tre protagonisti si creano, invece, un'unione e un affratellamento che si producono attraverso l'ascolto, la condivisione e la solidarietà. Scappa scappa le caprette e il lupo è uno spettacolo per far pensare, commuovere e divertire grandi e piccini.
Compagnia Ruotalibera Teatro _Testo e regia: Tiziana Lucattini- Interpreti: Rossana Damiani, Simona Parravicini e Fabio Traversa - Direzione musicale: Antonella Talamonti - Consulenza coreografica: Rossana Damiani e Fanny Guinsbourg - Scene: Francesco Persico - Costumi: Paola Romoli Venturi - Disegno luci: Martin Beeretz - Organizzazione e promozione: Paola Meda e Serena Amidani
"FORZA VENITE GENTE Frate Francesco" di Mario Castellacci e Piero Castellacci
Confermato lo spettacolo dei Momix dal 10 al 21 febbraio con spostamento al TEATRO ITALIA
Progetto artistico Ricky Bonavita, Theodor Rawyler Coreografia e regia Ricky Bonavita
-Roma - Sabato 13 febbraio 2016, ore 21.00Il Teatro Palladium - Università Roma Tre dedica una serata alla danza contemporanea, ospitando la compagnia Excursus con lo spettacolo Dies Festi, un lavoro di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler, realizzato con il sostegno del MiBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Regia: Francesco Calogero - Interpreti: Claudio Botosso - Desiree Noferini - Angelo Campolo - Anita Kravos - Nino Frassica
Produzione: Polittico - distribuzione: Mariposa Cinematografica
Thursday is the new Saturday
ApeRIVER sposa San Lorenzo e sbarca da Marmo
Il fiume arcobaleno dell'apeRIVER, sbarcato a inizio anno a San Lorenzo, resta nel quartiere degli universitari ma si sposta, stavolta, in Piazzale del Verano, dove, tra le storiche marmerie sanlorenzine, sorge un angolo di tranquillità, un locale con un cortile unico che promette di conquistare il pubblico, sempre più numeroso, di questo appuntamento bi-mensile: Marmo, spazio polifunzionale con un giardino che nasconde un mondo fatto di dettagli e ricercatezza. apeRIVER, l'aperitivo dedicato ai live dei giovani talenti della musica, pianta le tende da Marmo, l'antico laboratorio marmista, nuovo punto di ritrovo della movida romana, che alterna aperitivi a cene, con drink elaborati realizzati con una bottiglieria d'eccezione. All'interno, un impianto sonoro appena potenziato, renderà ancor più pregevole l'ascolto dei cantanti e cantautori scelti da River per il pubblico eterofriendly formatosi intorno ai nuovi e curiosi giovedì della capitale. Resta confermato uno dei capisaldi di questo aperitivo, ovvero la formula ad Ingresso Gratuito (con una tessera associativa del valore di un 1 euro che dura per un anno).E' il giovedì più friendly che ci sia, in ogni senso. Da Aba a Davide Papasidero, da Dario Guidi ad Andrea Maestrelli e poi Belaid, Mara Venier, Jerry Calà, Michela Andreozzi, Mirko Oliva, Chiara Dello Iacovo, Arianna Alvisi, Virginio, Manuel Foresta... Sono davvero tanti gli amici passati alla serata eterofriendly più accogliente della capitale, che regala al pubblico un momento diverso da ogni situazione! L'ingresso è aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi...
Because Thursday is the new Saturday. L'obiettivo del giovane Marco Portanova catturerà il pubblico in fotoricordo disponibili sullapagina ufficiale dell'evento: www.facebook.com/ApeRiver
per il ciclo di visite con letture ATMOSFERE ROMANE tra arte e letteratura (Associazione Culturale Artable)
VILLA FARNESINA - Roma - Domenica 14 Febbraio 2016, ore. 10.30 (Appuntamento in via della Lungara, 230)
ARTABLE Associazione Culturale_a cura della storica Maria Rita Ursitti e lo scrittore metropolitano Andrea Alessio Cavarretta.
info: tel. e fax: 06/4391597; cell.3391998481 ; 3497820922; - mail [email protected]
"IL SIMBOLISMO Dalla Belle Époque alla Grande Guerra" a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione conMichel Draguet.
Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra è una grande mostra che si inserisce in un preciso programma che Palazzo Reale dedica all'arte tra fine Ottocento e inizio Novecento e che ha già visto l'inaugurazione di Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau (fino al 20 marzo 2016).
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE eArthemisia Group, la mostra è a cura di Fernando Mazzocca e Claudia Zevi in collaborazione con Michel Draguet.
"La prima grande mostra del 2016 di Palazzo Reale è dedicata a uno dei movimenti artistici che hanno marcato il passaggio dall'Ottocento al Novecento, segnando il superamento della rappresentazione oggettiva della realtà e approdando a una dimensione più intima e soggettiva del reale - ha dichiarato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Un percorso suggestivo e affascinante che accompagnerà il visitatore in mostra, conducendolo lungo un percorso di opere straordinarie realizzate da quegli artisti che, nel corso della loro vita, hanno abbracciato il movimento simbolista".
Con oltre 2.000 mq di superficie espositiva e 24 sale site al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra mette per la prima volta a confronto i simbolisti italiani con quelli stranieri grazie a circa un centinaio di dipinti, oltre alla scultura e una eccezionale selezione di grafica, che rappresenta uno dei versanti più interessanti della produzione artistica del Simbolismo, provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private.
- Torino - da sabato 12 dicembre 2015 a domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa dal Comune di Torino -- ‐ Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.Notes d'un peintre in "La Grande Revue", 25 dicembre 1908 Matisse "l'ansioso, il follemente anioso" -¬ ‐ così lo descrive uno dei suoi amici divisionisti -- ‐ domina l'arte della prima metà del XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou - la mostra "Matisse e il suo tempo" si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l'esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
La mostra curata da Cécile Debray conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure matissiane delle odalische -- ‐ come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 -- ‐ ; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-- ‐ 56) e Picasso (Lo studio, 1955); l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-- ‐ 99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura -- Gruppo 24 ORE.
"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
- Roma - da venerdì 4 dicembre 2015 a domenica 8 maggio 2016 - orari variPromossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
"[...] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca."
Henri de Toulouse-Lautrec
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell'Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l'attività dell'artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell'esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell'Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all'8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l'avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d'ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d'istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l'artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d'importanti riviste dell'epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d'inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un'applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell'iniziativa Trenitalia.
- Roma - da martedi 26 settembre 2015 a sabato 21 febbraio 2016, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00 , sabato e domenica 10.00-21.00
La mostra è organizzata con il sostegno eccezionale del Museo d'Orsay, vede come sponsor Generali Italia e come partner dell'iniziativa Trenitalia. L'evento è consigliato da SKY Arte HD.Per la prima volta in Italia, l'attesissima mostra sul grande pittore francese James Tissot (Nantes, 1836 - Buillon 1902). Le sue opere si potranno finalmente ammirare al Chiostro del Bramante di Roma (26 settembre 2015 - 21 febbraio 2016) dopo le importanti esposizioni dedicategli in tutto il mondo come James Tissot al Petit Palais (Parigi - 1985), Victorian Life Modern Love (Yale Center for British Art, New Haven Connecticut - Musée du Québec, Québec City, Canada - Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, tra il 1999 e il 2000), James Tissot et ses Maîtres a Nantes presso il Musée des Beaux-arts (2005) e infine la mostra The Life of Christ del Brooklyn Museum of Art (2009).
Raffinato protagonista dell'élite del suo tempo, invidiato e amato in pari misura, James Tissot è un pittore la cui arte è ancora oggi per alcuni aspetti un enigma, tra influenze impressioniste e istanze preraffaellite. Francese di nascita ma britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, Tissot celebra nei suoi quadri la vita dell'alta borghesia - il ceto portato in auge in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo - trasformando la quotidianità in imprese eroiche e celebrative, mutando ogni gesto in un cliché non privo di originalità.
Dart - Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il Patrocinio dell'Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma, hanno fortemente creduto nella necessità di presentare al pubblico italiano un artista ancora poco celebrato. In mostra 80 opere provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit Palais e il Museo d'Orsay di Parigi, che raccontano l'intero percorso artistico del pittore e l'influenza che su di lui ebbe l'ambiente parigino e la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda. Tra le opere esposte, capolavori quali "La figlia del capitano" e "La figlia del guerriero" entrambe del 1873 accanto alla Galleria dell' "HMS Calcutta" (1886) che illustrano i temi principali della sua arte sempre trattati con profondità psicologica e che attestano il suo talento di colorista e fine osservatore del suo tempo.
Prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante - Arthemisia Group, Con il sostegno eccezionale di Musée d'Orsay-Sponsor Generali Italia
Partner dell'iniziativa: Trenitalia-Special Partner: JTI-Sponsor tecnico Mantero-Media coverage by Sky Arte HD-Mostra a cura di Cyrille Sciama-Progetto di mostra, direzione dei lavori, progetto grafico di mostra e realizzazione grafica :Mjras snc-Allestimento: Tagi2000-Progetto immagine coordinata: Angela Scatigna-Video: Artist Fabien Iliou-Percorso didattico in mostra: Francesca Valan-Catalogo: Skira
Kirosegnaliamo esce all'inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci aoppure