La Rete Pace per il Congo,promossa dai missionari,che sono impegnati nella zona orientale del Paese, continua a segnalare, nell'indifferenza dell'opinione pubblica internazionale, le violenze e lo sfruttamento, che continuano a perpetrarsi in queste regioni.
Secondo Rete per la Pace non meno di trecento persone sono state uccise nell'ultimo anno solo nella provincia del Sud-Kivu.
Il Rapporto con questi dati è stato presentato al ministro degli Interni della Provincia, Etienne Babunga, sottolineando che il problema dell'insicurezza nell'est del Paese può essere affrontato ,a loro avviso, soltanto nella prospettiva di una riforma del settore minerario, dell'esercito, dei servizi di sicurezza e della giustizia, senza dimenticare la dimensione internazionale.
Un libro dei sogni, insomma.
Specie se si considerano gli interessi piuttosto venali in ballo, che pressano da più parti.
In Africa certamente ma anche, e sopratutto, fuori dallo stesso continente africano.
Nel nord del Kivu invece, ed è notizia recentissima, ci sono i militari in rivolta e una quantità di profughi spaventati, che marcia in direzione Goma.
L'esercito regolare, inviato da Kinshasa, in parte stenta a ripotare calma e a rassicurare la gente, che comunque scappa.
Il problema sono inoltre i saccheggi delle case e non solo, come ad esempio è avvenuto nella località diWalikale.
Le accuse di spingere i militari scontenti a ribellarsi sono subito piovute, nel contesto, su Bosco Ntaganda,ricercato per crimini di guerra dal tribunale penale internazionale .
Ma l'accusa è stata respinta da uomini vicini a Ntaganda in quanto la sua formazione, il Congresso nazionale per la difesa del popolo (CNDP) è stata incorporata da tempo nell'esercito regolare.
I ribelli probabilmente, sotto il cielo d'Africa tutto è incerto e probabile ma niente è sicuro, sono degli ex-CNDP ,che si sono alleati con una milizia cosddetta di autodifesa ,denominata Mai Mai , che avrebbe dato ampie prove di efferatezza contro la popolazione civile, nella zona, già nel 2010.
A cura di Mariana Micheluzzi (Ukundimana)