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Knicks dominati a Milwaukee Hornets ok, battuti i Clippers

Creato il 10 novembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

La squadra di New York stecca a casa dei Bucks, 107-80: in ombra Gallinari con 5 punti e 3 rimbalzi. Bene New Orleans: Belinelli ne fa 11 nel successo di slancio, 101 -82, contro Los Angeles

Una schiacciata di Andrew Bogut contro New York. Ap Photo

La schiacciata di Andrew Bogut contro New York

Ennesimo successo per gli Hornets di Marco Belinelli, i Knicks, invece, si fanno dominare dai Bucks a Milwaukee.

Milwaukee-New York 107-80

Prestazione disarmante per i Knicks che dopo aver steccato al Madison Square Garden contro Philadelphia, si fanno dominare a Milwaukee dalla squadra con il peggior attacco, almeno da un punto di vista statistico, della Nba. I Bucks prendono subito il comando delle operazioni e con un primo quarto eccellente mettono i Knicks con le spalle al muro. Parte fortissimo soprattutto Drew Gooden, il quale firma 10 dei primo 14 punti messi a referto dalla squadra di casa. Danilo Gallinari, come il resto dei Knicks, invece, nei primi minuti fa parecchia fatica. L’azzurro trova il ferro con le sue prime quattro conclusioni dal campo, Amare Stoudemire tenta di scuotere gli ospiti ma Milwaukee a metà della prima frazione, cambia marcia, piazza un parziale di 12-0 e prende in mano le redini del gioco. Sale in cattedra Brandon Jennings e l’attacco dei Bucks trova una serie di tiri comodissimi, lasciando indietro i confusionari Knicks. A fine primo quarto il tabellone è impietoso. Milwaukee, che tira con un eccellente 68% dal campo, è avanti 41-19 e New York non riesce a reagire.

nessuna reazione — Non arriva nemmeno nella seconda frazione la risposta degli ospiti. I Knicks giocano meglio rispetto al loro disastroso inizio di gara ma fanno troppo poco per rientrare in partita. Andrew Bogut comanda nella zona pitturata, Corey Maggette produce come al solito e i Bucks arrivano senza grosse preoccupazioni al riposo avanti 64-43. Nella ripresa la compagine newyorchese dà qualche minimo segnale di vita, almeno nella prima parte del terzo quarto. Gallinari attacca il canestro con decisone e si guadagna due liberi (realizzati entrambi), poi firma un bel gioco da tre punti. I Knicks arrivano al -14 e sembrano in grado di mettere un po’ di pressione a Bogut e compagni ma Milwaukee non si scompone e con un parziale di 10-0 rimette le cose a posto. Il match è oramai segnato, ma Bogut continua a produrre. La serata di Danilo Gallinari finisce a 3’55’’ dal termine de terzo quarto. Mike D’Antoni, infatti, nelle battute finali del terzo quarto, con il risultato saldamente nelle mani dei padroni di casa, toglie tutti i suoi titolari, regalando minuti sul parquet alle riserve delle riserve. Decisione saggia, anche perché i Knicks mercoledì se affronteranno al Garden i Warriors dell’ex David Lee, una partita da vincere a tutti i costi per dimenticare le ultime due deludenti prestazioni.

Milwaukee: Jennings 19 (6/8, 2/5), Gooden 17. Rimbalzi: Ilyasova 9. Assist: Jennings 6.
New York: GALLINARI 5 (1/4 da due, 0/2 da tre, 3/3 ai liberi), 3 rimbalzi, 1 assist in 20’. Stoudemire 19 (6/11, 1/1). Rimbalzi: Randolph 9. Assist: Felton 8.

Cris Paul, a sinistra, duella con Eric Bledsoe. Ap
Cris Paul, a sinistra, duella con Eric Bledsoe

New Orleans-Los Angeles Clippers 101-82

Continua la favola degli Hornets. New Orleans si sbarazza senza grossi problemi dei Clippers e mantiene la propria sorprendente imbattibilità stagionale. I padroni di casa mettono subito le cose in chiaro partendo con il giusto atteggiamento. Ottima difesa e grande disciplina in attacco. I Clippers non riescono a trovare il canestro e New Orleans mette la freccia e se ne va. I padroni di casa, con un break di 9-0, arrivano al vantaggio in doppia cifra, un ottimo Marco Belinelli li spinge al +15 (20-5) con una tripla. Pochi secondi più tardi all’azzurro però viene fischiato un secondo fallo molto dubbio. Beli è costretto a tornare in panchina e la squadra di Los Angeles, con i canestri di Ryan Gomes riesce a limitare i danni chiudendo il primo quarto sotto di nove lunghezze. i Clippers, che perdono l’infortunato Chris Kaman, all’inizio del secondo periodo trovano gli inaspettati punti di Al-Farouq Aminu e tornano sotto. Ad allontanarli ci pensa proprio Belinelli prima con un canestro da sotto, poi con una perentoria schiacciata in contropiede e infine con una conclusione dal perimetro. Aminu però è caldissimo e gli ospiti riescono a tornare in partita, andando al riposo sotto 48-41. A fine primo tempo Marco Belinelli, con 11 punti a referto, è il miglior marcatore della squadra di casa.

La ripresa parte con New Orleans pronta a fare la voce grossa. Chris Paul ha le idee chiare e spinge subito sull’acceleratore, gli Hornets riprendono a correre, segnano 11 dei primi 13 punti del terzo periodo e sembrano pronti a inserire il pilota automatico. I Clippers però hanno un ultimo sussulto. Blake Griffin e Rasual Butler suonano la carica, la squadra di Los Angeles si mette a produrre e riesce a piazzare un parziale di 17-4, arrivando al -3 nelle battute finali del terzo quarto. Con i titolari, incluso Marco Belinelli, in panchina, New Orleans sembra frastornata ma Willie Green e Jerryd Bayless, altalenanti in questo inizio di stagione, rispondono. Gli Hornets chiudono la terza frazione avanti 70-60 e all’inizio del quarto periodo sale in cattedra proprio Bayless. L’ex Portland segna nove punti nei primi quattro minuti dell’ultimo quarto, anche Green si rimette a produrre e la squadra di casa prende possesso del match. I Clippers alzano ben presto bandiera bianca e negli ultimi minuti New Orleans così può addirittura permettersi di fare accademia.

New Orleans: BELINELLI 11 (3/5 da due, 1/3 da tre, 2/3 ai liberi), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero in 24’. Green 19 (6/8, 1/2), Bayless 15. Rimbalzi: Okafor 7. Assist: Bayless 9.
Los Angeles Clippers: Aminu 20 (4/7, 2/3). Rimbalzi: Aminu 8. Assist: Bledsoe 8.

tratto da Gazzetta.it



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