“L’avventura cominciò qualche anno dopo che egli se n’era, finiti gli studi, tornato a casa…”
In occasione del centenario dalla sua prima pubblicazione, la Kogoi Edizioni presenta “Il peccato” di Giovanni Boine a cura di Roberto Mosena, in libreria dal 28 ottobre 2013 ed in tutti i digital store.
“Il peccato”, è un dialogo tra anime: Giovanni Boine accompagna il lettore nella scoperta della vita interiore del personaggio senza alcun intervento del narratore; il lettore è partecipe del pensiero del protagonista!
Un testo che, grazie ad una serie di studiate soluzioni narratologiche, si avvicina e spesso anticipa la narrativa di Schnitzler, Svevo, Mann, Joyce, e dove la narrazione è specchio delle riflessioni del protagonista.
È qui l’innovazione della scrittura che Giovanni Boine ha apportato per la grande stagione del romanzo del Novecento, andando contro il romanzo verista di Giovanni Verga e contro il romanzo decadente di Antonio Fogazzaro.
“Il peccato”, ambientato nelle atmosfere della costa ligure, dove il paesaggio sembra essere tutt’altro che passivo ed innocuo sfondo dell’azione, uscito a puntate tra il 1913 e il 1914 sulla rivista «La Riviera ligure», è un breve romanzo dove un giovane, perdigiorno e provinciale, intraprende una relazione proibita con una novizia, Maria, che abbandonerà il convento per vivere con lui.
Il monologo interiore è la chiave del successo di questo autore che con “Il peccato” indica la strada da seguire alla nuova narrativa del Novecento.
“Che m’avvisi, sì, gliel’ho detto io. Ma la cosa…” si fece calmo, freddo d’un tratto come gli succedeva nei mali casi sovente; pensò: “Ma la cosa diventa romantica qui. Perché non ha detto lei stessa decisa ai suoi superiori, al confessore, che so io, a chi deve che vuol uscire senz’altro? L’inquisizione non esiste più. Ha ventun’anni, è maggiorenne”…
È un romanzo breve che va letto tutto d’un fiato per assaporare con maggior vigore le speranze di una Europa e le tensioni psicologiche dei vari personaggi.
Giovanni Boine (1887 – 1917) scrittore e critico letterario italiano. Ligure per nascita, studiò a Milano dove s’iscrisse alla Regia Accademia scientifico-letteraria ed ebbe, come compagni di corso, Clemente Rebora ed Antonio Banfi. Soggiornò anche a Parigi dove approfondì gli studi filosofici.
Si espresse soprattutto come saggista, scrivendo riflessioni religiose e filosofiche: in quegli anni passò da una posizione di simpatia verso i cattolici modernisti ad una di decisa polemica. Si avvicinò al gruppo dei modernisti lombardi fin dal gennaio 1907 collaborando alla rivista “Il Rinnovamento”. Nel 1908 iniziò la sua collaborazione a “La Voce” dove portò il contributo di una personale riflessione religiosa vissuta intensamente anche se in modo contraddittorio.
Nel 1912 collaborò a “La Riviera Ligure”, e su questa rivista tenne, dal marzo 1914 all’ottobre 1916, una rubrica di critica militante “Plausi e botte”, e sulla stessa pubblicò i suoi scritti più importanti. Nel 1909 si manifestarono i primi sintomi della tisi ed egli si stabilì ad Imperia dove trascorse il resto della sua breve vita tra esperienze intense, amori turbolenti e attività culturali significative. Alla vigilia della guerra egli pagò il suo contributo agli entusiasmi interventisti con i Discorsi militari (1914).
Kogoi Edizioni ha pubblicato “Il peccato” nella collana “La stanza della lettura” diretta da Roberto Mosena.
ISBN: 9788898455010
Pagine: 109
prezzo: € 11,00
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