Koh Kradan è l’esempio perfetto di come ci siano mille modi diversi per visitare uno stesso luogo.
Le strutture sull’isola non sono molte, una decina più o meno, di categoria medio alta…. o per meglio dire, con prezzi medio-alti. Se siete turisti americani avrete prenotato con ogni probabilità al Paradise Lost, un piccolo resort nell’interno (posizione veramente brutta) gestito da americani, se siete turisti italiani invece, all 99% alloggerete al Kalumè Resort, che ovviamente è gestito da un italiano. A questo punto mi sorge spontaneo chiedervi il PERCHE’? Perchè andate dall’altra parte del mondo per essere ospitati da un italiano? Io la risposta la conosco bene, ognuno arrivi alle proprie conclusioni.
Se non siete italiani, non siete americani ma semplicemente siete furbi, l’unica cosa che potete fare a Koh Kradan è non prenotare un bel niente, arrivare sulla spiaggia e dirigervi a sinistra per circa 500 metri; passati tutti i resort vi troverete davanti a una serie di bungalows abbandonati ed a delle persone in divisa militare, le scritte intorno alla zona sono tutte in thailandese e quindi incomprensibili ma si tratta di una sezione distaccata del Chaomai National Park, cercate qualcuno che parli un minimo d’ inglese e chiedete di potervi accampare per la notte; vi verranno messe a disposizione tende e materassi a prezzi irrisori (3/5 euro a notte a seconda della grandezza e della qualità) oppure meglio ancora, se avete una vostra tenda la tariffa è di 0,80 euro a coppia. Il luogo è molto conosciuto e frequentato dai locali che, dalla vicina Trang, prenotano qui per passare il fine settimana: il sabato e la domenica tutta la zona e piena di thailandesi che dalle 6 del mattino alle 23 la sera non faranno altro che mangiare senza sosta distesi a terra su grandi teli, in pieno stile pic-nic. Proprio durante uno di questi pic nic abbiamo conosciuto una ragazza che gestisce un’agenzia vicino alla stazione dei treni di Trang e che poi abbiamo contattato per raggiungere l’aeroporto, i prezzi sono davvero ottimi e lei molto sveglia e con un ottimo inglese; per chi fosse interessato a farsi organizzare un qualsiasi tipo di spostamento il contatto è questo: [email protected] .
Il terreno si affaccia sul punto di spiaggia più bello di tutta l’isola dove per altro è interdetta la navigazione, durante la bassa marea è possibile raggiungere la barriera corallina a piedi ed essere circondato da decine di pesci dai mille colori diversi. Sempre durante la bassa marea, in poco più di 10 minuti di camminata potrete raggiungere anche Sunset Beach per godervi un bel tramonto…..attenti pero’ alle maree, in pochi minuti l’altezza dell’acqua puo’ subire variazioni anche di diversi metri.
Nel “campeggio” non c’è linea internet, non ci sono ristoranti, i bagni sono un po’ malandati e l’elettricità (a giorni alterni) c’è dalle 18 alle 4 del mattino. Insomma, nel campeggio non c’è un bel niente e mi sembra veramente un ottimo motivo per andarci.
Per i viveri di prima necessità c’e’ un piccolo rivenditore nei pressi del Kradan Beach Resort, prezzi tutto sommato onesti visto il regime di monopolio sull’isola. Stesso discorso vale per il ristorante del Kradan Beach Resort dove abbiamo mangiato più di una volta: prezzi onesti (250/300THB a persona) e una delle connessioni wi-fi più stabili sull’isola. Questo resort organizza anche gite all’ Emerald Cave, barche da 2 a 5 posti max, 1700 THB ad imbarcazione.
Kradan è stata l’ultima tappa del nostro viaggio, da qua abbiamo raggiunto di nuovo Trang da dove tutto era iniziato e dove adesso ci aspettava il volo per Bangkok. Presso il campeggio o in qualsiasi altro resort esistono in vendita biglietti combinati barca + minivan a 450THB (buon prezzo visto il costo dei trasporti marittimi), verrete lasciati proprio davanti alla stazione dei treni della città, da qui prendete un taxi o un motorino (100/30 THB) per raggiungere in poco più di 15 minuti l’aeroporto.