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Kony 2012

Creato il 15 marzo 2012 da Harimag

IL FATTO: Il 5 marzo 2012 è stato diffuso in rete un video molto interessante. Il titolo è Kony 2012. Si tratta di una campagna per fermare Joseph Kony, capo di un’organizzazione terroristica ugandese. Dopo pochi giorni il video ha raggiunto  49,6 milioni di visualizzazioni su YouTube e altri 14,5 milioni di visualizzazioni su Vimeo.

LA STORIA: Nel 2003 Ben Kessey, Laren Poole e Jason Russell hanno fatto un viaggio in Africa con l’intento di girare documentari sui conflitti in Darfur. Il destino ha invece voluto che i tre venissero colpiti dalla tremenda situazione ugandese, dove la Lord’s Resistance Army  (LRA), guidata da Joseph kony, si rendeva responsabile di centinaia di rapimenti di bambini e di atti di violenza nella lotta contro il governo centrale ugandese del presidente Museveni. Atrocità durate per vent’anni. Tornati in America, nel 2004 fondano Invisible Children Inc e iniziano la loro attività di sensibilizzazione contro Joseph Kony, diffondendo documentari, in tutto undici, e diffondendo la notizia nelle scuole degli Stati Uniti. Col tempo l’organizzazione è cresciuta e grazie ai fondi e alle adesioni raccolte, migliaia di giovani sono riusciti a fare la differenza. Nel 2005 la Corte Penale Internazionale ha emesso il mandato di cattura internazionale nei confronti di Kony. Bisogna precisare che Joseph Kony non si trova più in Uganda dal 2006. Questo, tuttavia, non vuol dire in nessun modo che Kony non vada fermato comunque. Ovunque si trovi adesso è giusto che paghi per il male causato e che è ancora capace di fare. Nell’ottobre 2011 il presidente Obama ha inviato in Uganda cento consiglieri americani per unirsi all’esercito ugandese nello scopo comune di trovare Kony.

KONY 2012

 

COME AIUTARE: Il video spiega cosa fare per appoggiare la causa. Innanzitutto condividere il video. Non costa nulla e può servire molto. Lo scopo infatti è rendere Kony famoso, in modo che tutti sappiano chi è e cosa ha fatto. Dopo, visitate il sito http://invisiblechildren.com  per capire bene di cosa si tratta e agire di conseguenza. A questo punto  sul sito http://kony2012.com cliccate su “pledge now” e inserite il codice fiscale della vostra città. In questo modo state già partecipando. Se non vi sembra abbastanza e volete fare tutto il possibile potete effettuare delle donazioni a Invisible Children, basta andare sul sito https://stayclassy.org/checkout/set-donation?eid=14711. Potete anche scegliere di comprare l’action kit (adesso scaricabile nella versione digitale), una scatola che contiene poster, stickers, spille e due braccialetti da usare durante l’evento “Cover the night”.

Il 20 Aprile “è il giorno in cui ci incontreremo al tramonto e ricopriremo ogni strada di ogni città fino a quando il sole non sorgerà. Saremo veloci e intelligenti. Il resto del mondo andrà a letto venerdì notte e si sveglierà ricoperto da centinaia di migliaia di poster per ricordare la giustizia in ogni angolo”. L'evento è organizzato anche a Catania! Infine avete la possibilità di iscrivervi all’associazione TRI e donare una somma di denaro al mese che parte da un minimo di 15 dollari (11,49 euro).

LE CRITICHE: Naturalmente ogni causa ha i suoi pro e i suoi contro, non importa quanto giusta possa essere. Non sono mancate le critiche mosse all’organizzazione, ai suoi creatori e al messaggio inviato. Chi può essere contro l’arresto di Joseph Kony? Ci sono persone che dicono che è morto 5 anni fa; altri che sostengono che non sia lui il male maggiore ma l’attuale governo ugandese guidato dal presidente Musuveni; altri ancora accusano Invisible Children di servirsi della causa solo per acquisire notorietà e fare soldi; alcuni si lamentano della poca trasparenza nell’uso dei fondi, altri perché l’associazione spende troppo in produzione dei documentari, stipendi e altri servizi non “diretti”. E’ saltato fuori addirittura che Invisible Children possiede un conto alle Cayman, celebre paradiso fiscale. In realtà hanno trovato modo di criticare e lamentarsi di tutto, mettere in discussione ogni cosa e giudicare con moralismi e commenti, molte volte, veramente inopportuni. L’organizzazione ha risposto con un’intera pagina del sito in cui cercano di rispondere nel modo più soddisfacente possibile alle critiche mosse, inserendo anche un grafico dei soldi spesi annualmente.

KONY 2012

 

CONCLUSIONI: A questo punto credo di aver esposto l’intero caso, mettendo a vostra disposizione più informazioni possibile per fare luce sulla questione e permettervi di scegliere da che parte stare. In ogni caso non fermatevi a questo. Cercate ancora. Informatevi fino a che non siete pienamente soddisfatti, perché c’è sempre bisogno di più pareri, la verità non è  mai solo una.

E adesso, che pensare? Si tratta di una mossa strategica del governo Obama nel periodo che casualmente coincide con le elezioni in America? Gli Stati Uniti hanno deciso di perorare la causa solo ed esclusivamente per bontà d’animo? Non penso proprio. Jason Russell (protagonista del documentario e co-fondatore di Invisible Children) non agisce totalmente in buona fede? Non lo so. Ma poniamoci una domanda. E’ davvero questo che conta? Ogni associazione, benefica e non, spende soldi per stipendi e pubblicità. E’ la regola base della comunicazione, è una strategia per vendere qualcosa. Bisogna presentarla bene, bisogna che coinvolga, emozioni. Invisible Children ha fatto esattamente questo con il video KONY 2012 ed è ovvio che questo tipo di produzione abbia un costo. Gli Stati Uniti? In quale caso gli USA hanno mai agito senza uno scopo? E’ così che gira il mondo. Ma questo non vuol dire che non bisogna accettare l’aiuto offerto. Questo non vuol dire che non sia giusto.

Kony non è morto, ha fatto del male e adesso è arrivato il momento che sia fermato. Spendiamo così tante energie a pensare ai secondi fini, alle cattive intenzioni, alle truffe, alle brutte persone, che non ci rendiamo conto che in realtà possiamo veramente fare qualcosa di buono. Proviamo a pensare che ci sia una possibilità, anche solo una, che sia tutto vero. Non varrebbe la pena condividere un link, sapendo che potrebbe salvare milioni di bambini? Io penso di si. Anche se non siete convinti al 100% perché qualcosa non vi torna. Non vale la pena tentare di fare la cosa giusta? Se alla fine si trattava di una truffa, poco male, al massimo avete perso mezz’ora della vostra vita. Ma se fosse vero? Se fosse reale? Restando seduti sulla vostra poltrona avrete cambiato la vita a qualcuno. Forse a molti. E poi, diciamo la verità, pensate veramente che quei bambini che raccontano le loro esperienze tremende stiano fingendo? Io non credo. E si, è solo una piccola cosa, un minuscolo passo avanti nella malvagità del mondo, un puntino bianco su un immenso sfondo nero. Una goccia in mezzo al mare. Ma in fondo, da cosa è fatto il mare?

Inoltre Invisible Children è formata da giovani, ragazzi di nazionalità e culture diverse uniti nel credere nella medesima idea. Perché è vero che non c’è niente più potente di un’idea. Questo ne è la dimostrazione. E basta pensare al disagio giovanile, al fatto che i giovani d’oggi non combattono e non pensano ad altro se non a passare le giornate su facebook. Non è così. Ce lo dicono loro che hanno usato internet in un modo intelligente e veramente utile. Loro hanno creato qualcosa. Non volete farne parte anche voi? Non volete creare qualcosa di bello anche voi? Oggi potete farlo. Guardate il video. Non serve altro.

   

Grazie mille per l'attenzione.

VALENTINA


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