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Konzen tokkyū (Cannonball Wedlock)

Creato il 22 maggio 2011 da Makoto @makotoster
Konzen tokkyū (Cannonball Wedlock)Konzen tokkyū (婚前特急, Cannonball Wedlock). Regia e sceneggiatura: Maeda Kōji; soggetto: dal romanzo di Takada Ryo; interpreti: Yoshitaka Yuriko, Hamano Kenta, Watanabe Anne, Ishibashi Anna, Kase Ryo; durata: 107'; prima: 1 aprile 2011.Link: Sito ufficiale - Mark Schilling (Japan Times)PIA: Commenti: 3,5/5   ALl'uscita delle sale: 69/100Punteggio ★★★  
Lungometraggio d’esordio del trentatreenne Maeda Kōjji,tratto del romanzo di Takada Ryo.Mi è piaciuto per diversi motivi, non ultimo ilfatto che mi ha ricordato un detto dei tempi della scuola (quindi, per quantomi riguarda, di parecchio tempo fa) che più o meno recitava: “Lasciamo uominibellissimi a donne senza fantasia”. Qualcuno se lo ricorda? Maeda Kōji cipropone appunto la storia di una ventiquattrenne carina alle prese con bencinque fidanzati. Ognuno di loro ha qualche caratteristica interessante: uno èun cinquantenne danaroso che la porta in vacanza, il secondo è un carinissimostudente universitario, il terzo un motociclista dai capelli fluenti cheascolta musica metal a volumi insopportabili, ma che se la porta in giro inmoto, il quarto un bel divorziato che la ascolta comprensivo. L’ultimo è untipo grasso e basso, con un’espressione strafottente, che lavora in unpanificio. Takumi, questo il suo nome, non sembra avere alcuna qualitàinteressante, utilizza il bagno di lei per farsi la doccia, entra ed escedall’appartamento della ragazza senza farsi troppi problemi. Non è certamenteun tipo affascinante. Ma Chie è una donna con molta fantasia, come si diceva. Efinirà per depennare dai suoi elenchi di pregi/difetti tutti gli altri esalvare l’apparentemente più sfigato, ma determinato, Takumi.La struttura è quella di una screwball comedy delle più classiche: inseguimenti, ostacoli,cadute, rese dei conti. Ma il ritmo è travolgente, i personaggi ben disegnati,la sceneggiatura si dipana senza appesantirsi di trovate. Insomma, mi èsembrata un’opera fresca e divertente.Ancora a proposito dei personaggi, ed in particolaredi Chie, il regista ce la presenta in tutte le sfaccettature di personapragmatica e organizzata all’inverosimile (la gestione dei cinque uominirichiede impegno nell’incastro di tempi e nella logistica), ma ancheemotivamente conflittuale (il lancio di omini di gomma che si schiantano sullaparete di casa è emblematico al riguardo) ed infine incline ai sentimenti, adesempio nel rapporto con l’amica sposata, che riuscirà a farle considerarel’idea del matrimonio. Interessante,lo ricorda anche Mark Shilling, la sequenza della cena in cui Takumi e il tipodivorziato che accompagna in quella circostanza Chie, si intrattengono citandobrani da una antica raccolta di poesie: il regista introduce qui un elementotipicamente giapponese per definire meglio i suoi personaggi.Per inciso il ruolo di Chie è interpretato daYoshitaka Yuriko, che aveva esordito nel 2006 in Noriko no shokutaku di Sono Sion; mentre Takumi ha il volto e lefattezze del rocker Hamano Kenta. Entrambi molto convincenti. Lui con un voltoe un physique du rôle che piùperfetti non potrebbero essere. [Claudia Bertolè - Udine Far East Film Festival 2011]

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