Kooness, metti un’opera d’arte nel carrello

Creato il 03 novembre 2015 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Risale a non più di tre anni fa l'annuncio che anticipava l'apertura del canale arte da parte di Amazon; Potevamo prevederlo, se è stata una tra le prime piattaforme e-commerce, sopravvissuta alla bolla speculativa della new economy a farlo, giusto aver pensato che sarebbe diventata subito tendenza. Da lì a poco, infatti, marketplace come eBay e piccole realtà indipendenti non hanno tardato a ritagliarsi uno spazio per ampliare o affermare la propria presenza sul web. Ma che fine hanno fatto i rigidi e antichi paradigmi di questo mercato?

Galleristi di fiducia, intermediari qualificati, collezionisti privati rinomati sono sempre stati riconosciuti come vere e proprie certificazioni di garanzia e non a torto, certi investimenti devono essere sicuri. Sarà per questo che da tempo si discute di affidabilità e autenticità. E allora, tra aste online, gallerie virtuali e siti di autopromozione dedicati agli artisti emergenti, ce n'é davvero per tutti i gusti e tasche, fa la sua apparizione nell'universo digitale Lorenzo Uggeri, intenzionato a rompere definitivamente ogni regola. Laureato alla Bocconi, appassionato di arte contemporanea e nuove tecnologie, con la sua idea si aggiudica la vittoria al primo StartUp Contest dei Giovani Industriali di Confindustria, dello Europe Scaling Program di Impact Hub e il premio StartmiUP in occasione della Global Social Social Venture Competion 2015.

Semplice, con un sito internet, un' app e l'obiettivo di democratizzare l'arte, crea il suo Global Art Network. Inventa un nome riferendosi a ciò che accende l'immaginazione per identificare qualcosa di ammaliante, irresistibile, ipnotizzante a tal punto da non poterne fare a meno, qualcosa di cool che risvegli emozioni nella mente di un collezionista o di un semplice estimatore. Et voilà c'è Kooness.com, innovativa vetrina 2.0. Non serve più girare il mondo per gallerie, sono qui insieme ai loro artisti e alle loro proposte, acquistabili solo dopo essersi registrati, con la certezza di accaparrarsi un pezzo originale.

Una selezione di qualità garantita da partner quotati a livello internazionale, un approccio unconventional e affordable. Più di un e-commerce, una vera e propria esposizione digitale di pezzi unici, dalle foto d'autore ai dipinti d' arte contemporanea della quale è possibile conoscere informazioni sulle gallerie, sugli artisti e le descrizioni di ogni opera. Ma la vera innovazione sta in una app, oltre a rendere accessibile la piattaforma da qualsiasi mobile device, la tecnologia di realtà aumentata, sulla quale è sviluppata, permette al potenziale cliente, attraverso un rendering grafico, la visualizzazione reale dell'inserimento dell'opera d'arte nella location prescelta, casa, ufficio o spazi pubblici.

Bene, inizio la mia scelta tra le diverse sezioni, pop, abstract, graphic, fantastic e portrait, affollate da artisti di calibro internazionale. Trovo Gianni Fornaresio, da sempre attratto da stampe e libri antichi ne comprende a fondo la loro essenza intrinseca e inizia a manipolarli utilizzando tecniche grafiche per renderle delle vere e proprie icone moderne. Mi colpisce la sua Gioconda. Dai, alzi la mano chi non ha mai desiderato maltrattarla un po' e chi non l'ha mai fatto.

Edo Bertoglio, fotografo e regista, si sofferma su personalità del nostro tempo e lo fa con i suoi ritratti. Quelle tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 ci riportano all'epoca delle disco cult e dello star system, quello vero, con Andy Warhol e Madonna. Così anche Shepard Firey che sceglie star rivoluzionarie come Joey Ramone e Tupac e le disegna realizzando dei manifesti simili a quelli della propaganda politica, dalla grafica audace e dallo stile provocatorio. Anche D Face, urban artist, seleziona personaggi che definisce disfunzionali, li prende in ostaggio e li trasfigura facendo uso della satira. Tra sogno americano e falso ideale pone lo spettatore di fronte a dilemmi morali.

Tra i fantastic, mi sorprende Fred Stonehouse, usa colori acrilici e supporti di vario tipo, dalla carta a pannelli di diversi materiali, Bubbles e Cheetah Club sembrano fuoriuscire da una mente turbata, i soggetti appaiono come guerrieri impegnati tra conflitti irrisolti e sensi di colpa. I demoni interiori da sconfiggere vengono evidenziati da elementi grafici e spesso da tratti simili a scarabocchi.

Astrattismo per il tedesco Horst Beyer, inspirato dal potenziale dei materiali riciclati, evoca nuove dimensioni di spazio, superfici e colori tagliando, legando e trasformando cavi elettrici per renderli protagonisti unici in Crossing Square e More Blue Sound. Un mondo intrigante che nasce dalla tensione e dalla combinazione di fili colorati e di rame lucido. Anche Ping Li, dalla Cina, si abbandona al surreale, la sua attività artistica si sviluppa tra pittura e video. Nella serie Spazio si svela la sua evidente caratteristica, una particolare attenzione rivolta agli effetti cromatici creati dalla luce naturale e artificiale.

Il prossimo, non ha bisogno di introduzione, tra i fiori all'occhiello del nostro paese, è riconosciuto nel panorama internazionale come ironico e trasgressivo. Insieme a Enrico Baj è considerato l'esponente più illustre della Patafisica, corrente artistica fondata dal drammaturgo francese Alfred Jarry, che strizza l'occhio alla scienza soffermandosi più sulle eccezioni che sulle sue regole. Con l'uso di certe espressioni punta a fare emergere l'assurdo e il nonsense; ciò che vedrete qui di seguito, non è nulla di personale, giuro!

E con questo bizzarro pay off, Contemporary mood vi da appuntamento alla prossima storia.