Il governo della Serbia ritiene che la nomina del comandante regionale della polizia al nord del Kosovo dara' un contributo visibile alla fiducia e stabilizzazione delle circostanze politiche e al rafforzamento della sicurezza in tutto il territorio del Kosovo. Il governo serbo indica che il piano di implementazione del primo accordo nonche' il raggiungimento di tutti gli accordi precedenti e futuri e la loro attuazione non violano il confermato principio della neutralita' di status in tutte le fasi dell'attuazione, si legge nella lettera serba inviata a Catherine Ashton. Il pemier serbo Dačić ha tenuto importante confermare che i colloqui di Bruxelles tra Belgrado e Priština sono dal punto di vista dello status del Kosovo neutrali, vale a dire che non pregiudicano il futuro status del Kosovo e che i colloqui con i rappresentanti della comunita' internazionale proseguiranno. Nella stessa seduta il governo serbo ha respinto le dimissioni del direttore dell'Ufficio serbo per il Kosovo, Aleksandar Vulin, secondo il quale l'accordo, come si constata, non e' riuscito a soddisfare le richieste e le aspettative dei serbi in Kosovo.
I capi dei governi della Serbia e del Kosovo, lo scorso 19 aprile, hanno siglato a Bruxelles l'accordo sulla normalizzazione delle relazioni e il parlamento serbo, con una maggioranza di voti, aveva poi approvato l'accordo una settimana dopo. I team negoziali di Belgrado e Priština si sono poi riuniti diverse volte per accordarsi sul piano di attuazione che rappresenta la condizione per il proseguimento del processo di integrazione europea: per la Serbia si tratta di ottenere la data dell'inizio dei negoziati di adesione all'Ue, mentre il Kosovo deve ottenere l'apertura del negoziato per l'Accordo di stabilizzazione e associazione, primo passo formale nel processo di adesione..
Piu' che soddisfatto il ministro degli Esteri serbo, Ivan Mrkić, dopo la cena che si e' svolta lunedi' sera presso la Direzione europea per gli Affari esteri a Bruxelles. Oltre ai ministri degli esteri dei Ventisette, vi hanno partecipato anche i capi delle diplomazie di Croazia, Turchia, Macedonia, Montenegro e Islanda. Come precisato da Mrkic, la Serbia e il dialogo tra Belgrado e Priština sono stati i temi dominanti nel corso di questa serata e secondo le sue parole, tutti quelli che sono intervenuti, compresa Catherine Ashton, "hanno parlato in superlativo della politica estera serba". Mrkić ha sottolineato che le mosse della Serbia, secondo l'opinione generale, sono giuste, nell'interesse dei serbi kosovari e del futuro serbo. Il ministro degli Esteri serbo si e' detto personalmente convinto che la Serbia a giugno otterra' la data per l'inizio dei negoziati di adesione all'Ue. Per quanto riguarda l'atmosfera nella regione, ha precisato Mrkić, vi e' una comune opinione che si e' creata un'atmosfera che non c'era nel passato.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi 30 maggio a Radio Radicale