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Kosovo: continua il difficile confronto sullo status dei serbi del nord
Creato il 24 marzo 2013 da PasudestLa data dell'inizio dei negoziati di adesione della Serbia all'Ue dipende dalle riforme e dal dialogo con Priština, ha detto lunedi' a Belgrado il commissario all'allargamento dell'Ue Štefan Feule incontrando i vertici serbi. Durante il suo incontro con il capo dello stato serbo Tomislav Nikolić, e' stato trasmesso che Belgrado ritiene che la Serbia ha meritato la tanto attesa data. Secondo le parole di Nikolić, la Serbia ha fatto molto a proposito delle condizioni che il Consiglio europeo ha posto davanti a Belgrado ma che nel dialogo con Priština non si puo' fare ne piu' ne' meno di quello che si dice nella Risoluzione sul Kosovo approvata dal Parlamento serbo. Secondo il presidente serbo, per raggiungere l'accordo adesso e' necessario che la parte kosovara cedesse. Nikolić ha assicurato che non esiste nessuna differenza nei messaggi che lui ed il premier serbo Ivica Dačić trasmettono sul dialogo con Priština, l'unica differenza e' che il presidente serbo esprimeva ottimismo sulla risposta alla Risoluzione mentre il premier, avendo piu' contatti con Priština, afferma che questo non sara' per niente facile. Nikolić ha ribadito che la piattaforma da lui proposta ed approvata in parlamento puo' portare pace e stabilita' nei Balcani, uno sviluppo sicuro della Serbia, sicurezza e connessione della comunita' serba con la Serbia e la Serbia nell'Ue. Il presidente serbo ha sottolineato che la Serbia e' pronta ad ogni tipo di dialogo con l'Ue e che lavora costantemente perche' la conclusione del rapporto del Consiglio europeo sia positiva affinche' la Serbia possa ottenere la data dell'inizio dei negoziati.
In risposta, il commissario europeo ha detto che insieme all'alto rappresentante dell'Ue, Kathrin Ashton appoggia le aspirazioni della Serbia e vogliono entrambi che gli sforzi europei abbiano successo. "So che tutti siete intressati a sapere se la Serbia avra' la data dell'inizio dei negoziati a giugno. La risposta dipende dagli sforzi ad adempiere le riforme e se sara' raggiunto un progresso visibile e sostenibile nelle relazioni con il Kosovo" ha detto Feule. Il commissario europeo ha salutato il progresso raggiunto nel dialogo tra Belgrado e Priština ma non ha risposto esplicitamente alla domanda se la Serbia avra' la data per l'inizi dei negoziati a giugno, scrivono i media serbi. Feule ha precisato che nel rapporto della Commissione europea sull'avanzamento della Serbia, che sara' reso pubblico il prossimo 16 aprile verra' indicato tutto quello che e' stato fatto per quanto riguarda l'adempimento delle riforme ma ha rilevato che in alcuni settori come quello della giustizia, approvazione della strategia anticorruzione, liberta' dei media e l'inclusione dei gruppi vulnerabili, il lavoro sulle riforme deve essere intensificato. Fuele ha salutato la nuova dinamica nel dialogo tra Belgrado e Priština e "l'offensiva" che e' stata compiuta con l'incontro tra i presidenti Nikolić e Jahjaga e ha espresso speranza che saranno raggiunti risultati significativi.
Dopo l'incontro con Nikolić, Fuele ha incontrato anche il premier Ivica Dačić il quale ha dichiarato di essere molto soddisfatto della qualita' del progresso nell'adempimento dei criteri politici per il proseguimento e acceleramento dell'eurointegrazione della Serbia. Il premier serbo ha indicato che la normalizzazione delle relazioni con Priština e' l'obiettivo della Serbia non a causa della data dell'inizio dei negoziati con l'Ue bensi' perche' si tratta di un "problema oggettivo" della Serbia. La Commissione europea presentera' il rapporto sull'avanzamento della Serbia nelle integrazioni europee e sul dialogo tra Belgrado e Priština il prossimo aprile dopodiche' il Consiglio europeo decidera' se attribuire alla Serbia la data concreta per l'inizio dei negoziati di adesione.
Una delegazione di deputati tedeschi della Cdu in visita a Belgrado
All'inizio di questa settimana Belgrado hanno visitato anche i deputati tedeschi della CDU. Secondo il quotidiano serbo 'Danas' i parlamentari tedeschi sono arrivati per "dare una pacca alle spalle delle autorita' serbe per i risultati realizzati nel precedente periodo ma anche per ricordare chiaramente i compiti rimanenti che bisogna adempiere" informa il quotidiano 'Danas' in occasione della visita dei deputati tedeschi del partito governativo CDU a Belgrado. La delegazione tedesca ha incontrato il premier Ivica Dačić e il vicepresidente del Governo, Aleksandar Vučić, parlamentari serbi e rappresentanti delle organizzazioni nongovernative. Secondo l'ex ambasciatore serbo a Berlino, Ognjen Pribićević si tratta di una delegazione molto forte che in base all'incontro con i vertici serbi stabilira' quello che e' stato raggiunto nei settori chiave, soprattutto il progetto relativo al nord del Kosovo e l'attuazione degli accordi finora raggiunti nel dialogo con Priština. Tutto cio', secondo Pribićević, sara' rilevante per Berlino a prendere la decisione finale sull'avanzamento della Serbia nelle integrazioni europee. La giornalista serba di politica estera, Seška Stanojlović ritiene invece che ci sono senza dubbio divergenze tra i messaggi pubblici dei parlamentari tedeschi e quello che e' stato detto nei colloqui interni con i rappresentanti del Governo serbo.
Quanto al quotidiano di Belgrado 'Blic', l'adempimento delle aspettative tedesche sono la precondizione per l'approvazione da parte del partito governativo tedesco del Bundestag a dare il segnale verde per l'inizio dei negoziati di adesione della Serbia con l'Ue. Il capo della delegazione tedesca giunta a Belgrado Schokenhoff ha presicato che Berlino richiede "una volonta' chiara e visibile" e questa volonta' visibile potrebbe consistere in una dichiarazione scritta o orale da parte dei presidenti della Serbia e del Kosovo o dei due premier, davanti alle camere, che entrambi i governi durante i negoziati di adesione della Serbia regoleranno in una forma giuridica condizionata la normalizzazione delle relazioni. Quanto a queste informazioni i rappresentanti del Bundestag tedesco hanno dichiarato che "la Germania ha riconosciuto l'importanza eccezionale e storica degli eventi che vedono i due premier come protagonisti degli incontri regolari tra Belgrado e Priština che rappresentano passi importanti nella direzione giusta per la normalizzazione dei rapporti. Un altro segnale incorraggiante e' stato l'incontro tra i presidenti Nikolić e Jahjaga. Quanto alle richieste per l'abolizione delle strutture parallele al nord del Kosovo, i deputati tedeschi – scrive 'Blic' – hanno sottolineato che sono indispensabili accordi concreti che dovrebbe accettare anche la popolazione serba al nord del Kosovo nonche' l'inizio della loro attuazione e la trasparenza dei contributi finanziari provenienti dalla Serbia.
La delegazione tedesca ha constatato che sono necessari ulteriori sforzi da parte di Belgrado per influenzare i serbi al nord ad accettare la missione dell'Ue, per stabilire permanentemente la libera circolazione dell'Eulex e per collaborare con gli stessi nelle indagini sugli attacchi con le bombe. Per quanto riguarda la riconciliazione nella regione, i rappresentanti tedeschi hanno rilevato che sin da quando ci sono stati cambiamenti di potere si lavora attivamente per realizzare contatti con i vicini e sono proseguiti gli sforzi nella tutela delle relazioni di buonvicinato su cui era impegnato anche il governo precedente. In questo contesto e' stato particolarmente rilevato l'incontro tra Tomislav Nikolić e Atifeta Jahjaga. Il messaggio della delegazione tedesca riguarda anche Priština, prosegue 'Blic' e precisa che essi si dicono consapevoli che per una valutazione degli sforzi nel dialogo con Kosovo il ruolo centrale e' anche quello del comportamento di Priština e quindi si insiste affinche' anche Priština ed i suoi rappresentanti dimostrino prontezza ad un compromesso. "La frazione CDU/CSU del Bundestag puo' giustificare la sua decisione positiva sull'inizio dei negoziati di adesione soltanto se gli accordi e le riforme non restino lettere morte sulla carta ma se siano attuati" e' la conclusione dei rappresentanti tedeschi.
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