Ivica Dacic e Hashim Thaci
Il diciassettesimo giro di colloqui, stando alle informazioni mediatiche serbe, si e' concluso con abbastanza successo. Tema principale dei colloqui e' stata appunto l'attuazione dell'accordo di Bruxelles nell'ambito dei preparativi per le elezioni locali in Kosovo. Dopo l'incontro, il premier serbo Dačić ha dichiarato che e' stato accordato un meccanismo secondo il quale ai funzionari serbi sara' acconsentito di recarsi in Kosovo durante la campagna elettorale. Oltre a questo argomento, Dačić ha spiegato che si e' parlato anche delle liste elettorali e della partecipazione dei serbi in quanto osservatori del processo elettorale. Nelle liste elettorali e' stato raggiunto l'accordo che verranno iscritti ancora 12.000 serbi kosovari dei quattro comuni al nord. Inoltre, in base a documenti nuovi, si riesaminera' anche la possibilita' di iscrivere un numero maggiore di profughi che attualmente vivono in Serbia. Allo stato attuale la Commissione elettorale centrale in Kosovo ha acconsentito di votare al 17 per cento di questa popolazione, un numero che secondo Dačić e' estremamente esiguo.
Anche il premier kosovaro Hashim Thaci ha confermato che la liberta' di circolazione „senza discriminazione“ sara' rispettata e che le autorita' kosovare risponderanno a ogni richiesta dei funzionari serbi di visitare il Kosovo, se queste richieste verranno presentate alle istituzioni competenti e secondo la legge.
[*] Il testo è la trascrizione di parte della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 10 ottobre a Radio Radicale