Giovanni Punzo - «Dobro. Storie balcaniche» contiene episodi e ricordi nati dalla partecipazione dell’autore a due missioni nei Balcani svolte come ufficiale di complemento richiamato in servizio. Sia in Bosnia che in Kosovo l’autore si è trovato infatti, per la natura degli incarichi assegnati, a contatto diretto con la popolazione ed ha potuto osservare e conoscere aspetti che normalmente non sono conosciuti al grosso pubblico in Italia. Non si tratta di rivelazioni sensazionali o di segreti nascosti, ma della descrizione delle tante contraddizioni di quelle terre – vicine nella geografia, ma lontane nella mentalità –, ammettendo con modestia in parte la difficoltà a comprendere sempre tutto sino in fondo, ma cercando con puntiglio anche di capire autonomamente vicende e situazioni ragionando da solo. Nonostante le letture di romanzi, libri di storia o delle recenti cronache, Giovanni Punzo privilegia sempre quello che vede in prima persona e ce lo racconta con chiarezza.
Il libro può essere letto anche come un grande viaggio a temi: gli incontri con la gente, i rapporti con i colleghi stranieri, la descrizione dei luoghi e i confronti con le nostre montagne, la situazione dei profughi o degli sfollati e le prospettive di una futura riappacificazione.
La gente dei Balcani è descritta senza filtri, come appare dagli incontri quotidiani, cercando di smentire e ridimensionare i pregiudizi storici che a volte pesano come macigni. La collaborazione con i colleghi stranieri è facilitata dalla buona conoscenza soprattutto del tedesco e dai rapporti umani che si creano tra colleghi. Da buon alpino l’autore ha una grande passione per i luoghi naturali e i grandi spazi silenziosi che gli ricordano le nostre Alpi e dietro la ruvidezza di certi personaggi individua la forza silenziosa dei montanari. Dalle frequenti visite ai campi profughi
Breve scheda biografica dell’autore – Giovanni Punzo ha frequentato il 107° Corso AUC presso la Scuola Militare Alpina di Aosta (aprile-ottobre 1982) ed ha effettuato il servizio di prima nomina presso il battaglione alpini Bassano a San Candido (bz) dall’ottobre 1982 all’ottobre 1983; dall’ottobre 1983 al luglio 1985, avendo contratto la ferma biennale comandando una compagnia del battaglione alpini d’arresto Val Brenta a Brunico (bz). Dopo un breve richiamo nel 1990 (giugno-luglio) è entrato a far parte delle Forze di completamento nel 1999 partecipando da richiamato ad esercitazioni in Italia e all’estero (Lituania e Ungheria). Particolarmente significativi sono stati i due periodi trascorsi nei Balcani: da novembre 2001 a marzo 2002 in Bosnia-Erzegovina con l’incarico di addetto alla cellula s5 e da novembre 2003 a marzo 2004 in Kosovo con l’incarico di PsyOps Deputy Chief & Plans Officer presso il comando della brigata multinazionale SW.