Peja/Pec 11 Novembre 2014 – In queste settimane, il personale preposto alla cooperazione civile e militare (CIMIC) del Contingente italiano in Kosovo, inserito nel Multinational Battle Group West, ha condotto un’attività che ha permesso ad alcuni bambini kosovari affetti da gravi patologie, quali ad esempio la leucemia, di raggiungere l’Italia mediante voli dell’Aeronautica Militare, per essere ricoverati presso ospedali italiani specializzati in medicina pediatrica, e ricevere cure adeguate, che al momento le strutture sanitarie locali non riescono a garantire.
Il contingente italiano ha coordinato il trasferimento con vettori aerei, tramite il Joint Movement Coordination Centre JMCC – del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), ed ha inoltre messo in contatto, tramite il personale del CIMIC, le associazioni umanitarie che operano nel territorio con l’Ambasciata Italiana in Kosovo, per le formalità burocratiche ed il coordinamento con gli ospedali italiani.
Tra le varie organizzazioni umanitarie interessate, un ruolo primario è stato ricoperto dall’Associazione “Guariamoli”; un’organizzazione non governativa (ONG) in grado di fornire un aiuto immediato ai bambini che necessitano di cure urgenti. L’ONG opera dal 2011 sul territorio, anche in rappresentanza di altre organizzazioni minori, e collabora costantemente con il personale del CIMIC, che a sua volta è impegnato su più fronti per la realizzazione di progetti a favore della popolazione locale.
L’Associazione “Guariamoli” è nata nel maggio 2011 quale frutto delle esperienze condivise per un anno intero con il Cimic Health Team nazionale, unica compagine, in Kosovo, in grado di fornire un aiuto immediato ai bambini che necessitavano urgentemente di cure che non potevano essere garantite dalle carenti strutture sanitarie locali, facendosene carico. Nel corso degli anni sono stati oltre 600 i casi segnalati al CIMIC Health Team, moltissimi dei quali sono stati accolti e trattati in Italia.
Facendosi carico di tale missione, l’Associazione è subentrata in questo ambito alla compagine militare, conducendo la propria attività sul territorio grazie al supporto delle Forze Armate Italiane e dell’Ambasciata Italiana a Pristina.