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Kostas Manolas: il "guerriero" greco pronto a conquistare la capitale

Creato il 04 settembre 2014 da Calciotel @calciotel

A Roma, in due giorni, una rivoluzione totale nel reparto difensivo ha portato Benatia al Bayern e Manolas e Basa alla corte di Rudi Garcia. Basa, difensore montenegrino proveniente dal Lille, è un giocatore d'esperienza, già conosciuto dal tecnico francese della Roma. Tanta forza, grande prestanza soprattutto nel gioco aereo, una discreta presenza in zona goal. Non male.

Ovviamente, il vero colpo tra i due resta Manolas: 23enne, il greco è considerato una dei grandi prospetti del calcio europeo, grande acquisto per la Roma e per tutta la Serie A. Ripercorriamo brevemente la sua storia. Kostas Manolas è nato a Nasso, in Grecia, il 14 giugno del 1991. Ha iniziato a giocare a calcio spinto dallo zio, ex-giocatore dell'Aek Atene, Stelios Manolas. Lo zio, ai tempi scout dell'Aek, notò le grandi qualità del nipote e lo propose alla sua società, con la quale il nipote riuscì a strappare un contratto da professionista. Ai primi anni in squadra con i giallo-neri di Atene, Manolas dimostrò grandi qualità, divenendo a soli 18 anni titolare inamovibile nel club d'Atene e, poco più tardi, della nazionale greca. La sua prima rete tra i professionisti la segnò proprio all'Olympiakos, squadra con la quale si sarebbe poi fatto notare al mondo intero. Con l'Aek vanta 84 presenze e 6 goal.

Nei due anni di militanza tra le fila dell'Olympiakos, Manolas è diventato un punto di riferimento della squadra simbolo del campionato greco. La Coppa Campioni ha costituito il palcoscenico che ha portato alla ribalta il greco: forte in marcatura e nel gioco aereo, rapido negli spostamenti, Kostas è considerato uno dei più forti elementi nel suo ruolo.

Inoltre, il greco dispone anche di un carattere niente male: basti pensare ad un aneddoto (relativo proprio alla sua prima segnatura) che descrive alla perfezione la foga e l'agonismo messi in campo da Manolas. Il 19 maggio 2010, durante il derby con l'Olympiakos, l'allora giocatore dell'Aek Atene ebbe la peggio in un duro scontro di gioco che avrebbe messo KO un toro. Al primo minuto della partita, Konstatin Mitroglou, in uno scontro di gioco del tutto involontario, colpì infatti duramente Manolas, che rimase a terra dopo aver riportato una frattura allo zigomo. Senza curarsi del dolore, e a dispetto del consiglio dei medici, insistette però per tornare in campo, segnando così al sesto minuto il suo primo gol da professionista. Fu poi sostituito al 15esimo, ma volle restare in panchina sino alla fine per assistere all'epilogo del match contro gli eterni rivali dell'Olympiakos: il giorno dopo subì un intervento chirurgico al volto di ben 3 ore, conclusosi con successo, nel quale gli furono impiantate delle placche metalliche.

Insomma, Kostas Manolas è un vero guerriero, col fisico di un granatiere (189 centimetri per 83 chili), giovane, di carattere e con tanta voglia di sfondare nel calcio che conta. La tecnica certo non gli manca, né gli fa difetto un'ottima visione di gioco che gli permette di impostare le ripartenze della propria squadra. Da non sottovalutare un ultimo particolare: Manolas è ambidestro, qualità che gli permette di giocare in tutti i ruoli della difesa. Queste qualità, unite alla sua intelligenza tattica, lo rendono sicuramente funzionale al progetto Roma e importante negli schemi di Rudi Garcia, che col greco potrà sicuramente consolarsi della partenza di Benatia.


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