È sicuramente la migliore pizzeria da asporto della città. Me l’ha fatta conoscere Enrico Ponza, giovane, vulcanico e talentuoso mastro birraio piemontese che nel 2012, insieme a Fabio Ferrua, ha lanciato il marchio Antagonisti con cui produce birra artigianale di qualità.
Davide Caboni
Bene, dicevamo, Krabon è uno di quei luoghi che non ti aspetti. Un posto dove la qualità è ai massimi livelli e dove le idee sono vincenti. Te ne accorgi subito appena entri nel locale. Tutto parla: i prodotti, i menù, l’atmosfera. Alla base del progetto ci sono i fratelli Davide e Daniele Caboni, nemmeno trentenni, che nel gennaio del 2012 decidono di aprire questa attività. Lo fanno perché ci credono, perché amano mangiare bene e perché a Torino mancava un posto come questo, capace di svecchiare e riqualificare l’immagine di quella che può essere una “semplice” pizza da asporto.
Entrambi appassionati di cucina, con alle spalle un passato da pizzaiolo (Daniele) e con molteplici lavori nel settore della ristorazione (Davide), aprono dunque questo piccolo gioiello dedicato al gusto in cui nulla è lasciato al caso. Il locale è piccolo, ma dispone anche di una riservata saletta in cui è possibile consumare sul loco le pizze prescelte. Davide, vera anima del locale, si occupa degli impasti che ha imparato a realizzare grazie ai consigli di Daniele il cui lavoro è più incentrato sulla parte gestionale dell’azienda: “Utilizziamo farine biologiche macinate a pietra, un’acqua leggera, sale e poco lievito di birra per realizzare il nostro impasto che lievita come minimo dalle 30 alle 36 ore. Abbiamo sperimentato l’utilizzo della biga e mi piacerebbe presto provare a lavorare anche con il lievito madre che si addice perfettamente alla filosofia del nostro locale, sintetizzata in naturalmente pizza“.
Già perché da Krabon tutto racconta di storia e tradizioni, di prodotti e di personaggi che fanno parte di questa piccola ma grande “famiglia” della pizza: “Proprio perché siamo cultori del cibo, cerchiamo personalmente i prodotti che vogliamo utilizzare nel nostro locale – spiega Davide Caboni – cercando di offrire alla nostra clientela quello che noi stessi per primi vorremmo mangiare. Abbiamo iniziato a lavorare a questa selezione un anno prima dell’apertura della pizzeria e oggi esiste un rapporto umano e cordiale con i nostri fornitori, che sono in prevalenza piccoli produttori d’eccellenza e che va oltre il mero contatto di lavoro”.
Ed ecco che tra le materie prime spiccano il Lardo di Arnad Dop, il sale grigio di Bretagna, il prosciutto della Valle d’Aosta cotto alla brace, il crudo di Parma o la mozzarella di bufala Dop e ancora il pomodoro San Marzano, il fior di latte piemontese, parmigiano reggiano Vacche Rosse, olive taggiasche, salsiccia del Salumificio Chiapella, cipolla rossa di Tropea, acciughe del mar Cantabrico, wurstel artigianali Frankfurter dell’Alto Adige…
Oggi in pizzeria lavorano cinque persone, di cui due dedicate alla consegna che avviene, con il costo aggiuntivo di un euro a pizza, nei quartieri di San Salvario, Crocetta, Pozzo Strada, San Paolo e Cit Turin (vedi mappa).
Il menu comprende una ventina di pizze che, come spiega Davide, “sono tra le più semplici perché vogliamo che venga assaporato il gusto di ciò che si mangia”. E se sono in programma delle proposte fuori menù legate ai prodotti di stagione, non mancano anche dei carpacci, focacce e un’ottima farinata che, a mio avviso, è tra le migliori della città. Ma l’offerta è arricchita anche da un originale panino, il Krabozzo realizzato con lo stesso impasto della pizza (ovviamente in minore quantità), servito solo a mezzogiorno e cotto anch’esso nel forno a gas del locale che con la sua fiamma viva ricorda la cottura di quello a legna.
Penso sia utile segnalare poi che il locale lavora nell’ottica della sostenibilità con l’utilizzo di materiali biodegradabili e computabili ed energia rinnovabile. L’attenzione per la qualità è a 360 gradi.