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"Kraken" cacciava ittiosauri di 15 metri

Creato il 11 ottobre 2011 da Zonwu


Diversi milioni di anni fa, il mare era popolato da ittiosauri, rettili marini simili a pesci che si nutrivano di qualunque cosa agitasse coda o tentacoli sotto la superficie oceanica. Ma un altro essere vivente, ben più grosso e temibile, predava questi giganti dei mari senza apparentemente troppi problemi nel farlo.
Soprannominato "Kraken del Triassico", non si è ancora certi della sua esistenza, ma alcune prove fossili recentemente rivalutate dai paleontologi suggerirebbero che questo ipotetico cefalopode si nutrisse anche di ittiosauri, che al tempo si trovavano in cima alla catena alimentare oceanica.
Il Shonisaurus popularis è uno degli ittiosauri più noti: vissuto 215 milioni di anni fa, somigliava vagamente ad un delfino, e raggiungeva la lunghezza di ben 15 metri.Molti resti di ittiosauro sono stati scoperti nel Berlin-Ichthyosaur State Park in Nevada. Dagli anni '20 del 1900 ad oggi, nel sito del parco sono stati scoperti 40 esemplari fossili di ittiosauri presumibilmente adulti (viste le dimensioni enormi), anche se non sempre completi. Invece che fornire un quadro più chiaro della vita marina del Triassico, i fossili non hanno fatto altro che far sorgere nuovi interrogativi.
Sul sito in questione c'è una controversia aperta: si trovava in acque basse durante il Triassico, o nelle profondità oceaniche? Questa discussione sembra essere ricorrente tra i paleontologi, perchè il livello delle acque può fare la differenza nel determinare la causa della morte degli antichi animali al fine di risalire anche ad eventuali predatori sconosciuti.
Mark McMenamin, paleontologo della Mount Holyoke College, si è interessato agli ittiosauri del sito proprio per via della controversia sul livello del mare. "Ero consapevole che ogni volta che nasce una controversia sulla profondità, c'è probabilmente qualcosa di interessante. E' stato subito evidente che c'era qualcosa di strano. C'era una strana configurazione di ossa".

Quello che colpì McMenamin fu la posizione delle ossa di ittiosauro. Erano state posizionate con "intelligenza", secondo modalità riscontrare in un moderno predatore che non finisce mai di stupire: il polpo.
"I polpi moderni fanno queste cose" spiega Mcmenamin. Il problema è che, nel caso specifico, sarebbe dovuto essere un polpo enorme, qualcosa di molto simile al kraken della mitologia. "Credo che questi animali siano stati catturati dal kraken e smembrati dal cefalopode gigante".
Le ossa degli Shonisaurus popularis, in particolare le vetrebre, erano state disposte secondo schemi lineari e con regolarità geometrica. In aggiunta a questo, le vertebre riportano impronte del tutto simili ad quelle delle ventose di un cefalopode.
Non solo questo "kraken" attaccava rettili marini di oltre 15 metri, ma potrebbe essere stato l'invertebrato più intelligente mai esistito.Se questo antico predatore era una specie di polpo, non deve stupire che fosse anche intelligente: i polpi moderni hanno un sistema nervoso molto complesso che li rende in grado di apprendere molto in fretta tramite semplice osservazione, di ricordare a breve e a lungo termine, addirittura di giocare con l'ambiente circostante.
Il fatto che un polpo, seppur gigante, possa smembrare un ittiosauro può sembrare inverosimile, ma inviterei a vedere questo video in cui uno squalo viene ucciso da un cefalopode e a ripensare alla vostra posizione sull'argomento:

"Pensiamo che questo cefalopode facesse lo stesso durante il Triassico" spiega McMenamin riferendosi all'episodio ritratto nel video, verificatosi pochi anni fa nel Seattle Aquarium. Tra le prove a sostegno di questa ipotesi ci sono costole rotte in quantità e in percentuale tali da far sospettare una morte violenta per l'attacco di un predatore.
L'esistenza del "kraken" rimane però ancora in dubbio. Purtroppo per i paleontologi, il corpo di un polpo non si fossilizza come le ossa, ad eccezione del becco, e le probabilità di trovare i resti di questo ipotetico gigante dei mari sono molto basse.
Giant kraken lair discovered

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