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Kranz

Da Fausto Morabito @chezmoibyfausto
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Kranz, questo il nome con cui mi è stato presentato questo dolce stamane, naturalmente “firmato” Iginio Massari e “naturalmente” è tornato a casa con me, per la felicità mia e di mia moglie Anna.

Sta diventando una piacevole abitudine entrare nella pasticceria Veneto e scorrere tutte le delizie presenti in vetrina alla ricerca di qualcosa di nuovo da assaggiare, anche se devo ammettere che risulta molto difficile non tornare a casa carico di torte e monoporzioni già “rodate”….

La scusa può variare, partendo da un caffè accompagnato da una brioche arrivando ad un regalo da fare ad amici e perché no, magari per un incontro “casuale” con il Maestro che, come sempre, è disponibile per una chiacchierata amichevole, parlando di programmi futuri, nuove sfide e …. beh non vorrete sapere tutto !!!!

Oggi ho avuto il piacere di conoscere anche il lato “salato” della famiglia Massari, ho infatti conosciuto il figlio Nicola e scoperto che, in via Orzinuovi, ha dato vita ad un locale che ha i suoi punti di forza in carni cotte a bassa temperatura ed una vasta selezione di birre (in verità, non bastasse Fermento a Brescia…. eccolo anche a Bergamo).

Prometto presto una visita a questo locale per potere scoprire quanto, questo “figlio d’arte”, abbia acquisito dall’energia e la passione che il padre infonde ancora oggi nel suo lavoro, ma ora voglio tornare a parlare del dolce che ha catturato le mie attenzioni: il kranz!!!!

Nome in tedesco che significa corona ma che è una treccia milanese (parole di Iginio Massari), di aspetto magnifico e grande sofficità, ecco quello che si percepisce guardando questo dolce, in fondo semplice negli ingredienti, con ciliege candite ed uvetta sultanina ad arricchire un lievitato soffice come una nuvola con la sua pasta sfoglia lucida.

Ero entrato con l’intenzione di portare a casa il bossolà (dolce della tradizione bresciana che rappresenta uno dei “cavalli di battaglia” di casa Massari) ma non ho avuto alcun dubbio su cosa scegliere ed alla raccomandazione: “Da consumare in un paio di giorni” ho subito risposto con un: “Non credo che supererà la serata di oggi…” ed ho fatto incartare il kranz mentre sorseggiavo il mio caffè.

In verità, ora,  posso confermare che non arriverà a domattina (ne è rimasto un pezzetto che Anna ha già “prenotato”) ed alla prima fetta, solo appoggiando la lama, si affonda in un impasto ricco e fragrante, anche senza una crema accanto, da assaporare e gustare fino all’ultima briciola.

 

kranz


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