Recensione
- Seahorse Recordings
- Anno: 2016
Krea, musicista calabrese di casa nelle Marche, debutta per Seahorse Recordings con gli otto brani di Beatfolk & Incoherent Songs. Il lavoro, concentrandosi su sonorità elettroniche, post punk e industrial, procede sviluppando atmosfere spesso disorientanti e disturbanti.
Il cantato dalle tinte gotiche dell’iniziale Enotria, sprofondando in mezzo a paesaggi techno-industrial, introduce il fiato rovente della marziale e opprimente Meridio (spazi angusti che affondano le mani nel più inquietante dei neri) e lo schiarirsi, fatto di synth, manipolazione elettronica, drum machines e pacate melodie, di R/Umor Di Bresci.
L’evolvere di U-Jo, invece, creando tappeti ritmici sopra cui si riversano suoni in maniera non sempre lineare e coerente, lascia che a seguire siano i desolati paesaggi sintetici generati dalla ruvida Agosto e il cantato vagamente stralunato della sognante e bizzarra Border.
Learn To Live, infine, soffocando con il suo suono opprimente e angosciante, cede il compito di chiudere all’altrettanto claustrofobica L’Occhi Di Santi (alienanti melodie prendono vita da un tetro tappeto di synth, basso e drum machine).
Una volta ascoltato tutto il disco, il giudizio che ne viene fuori è che il lavoro di Krea non convince in pieno, ma nemmeno dispiace fino in fondo. Il sound che permea queste otto canzoni, infatti, giocando prevalentemente con elettronica, derive post punk e fiammate industrial, genera stati d’animo soffocanti e opprimenti, ma mai affonda veramente il colpo, risultando leggermente fiacco e, a tratti, un poco confusionario. Insomma, un debutto che galleggia nei dintorni della sufficienza, ma che ancora non sembra avere i numeri giusti per potersi fare notare con forza e determinazione.
TRACKLIST
01. Enotria
02. Meridio
03. R/Umor Di Bresci
04. U-Jo
05. Agosto
06. Border
07 Learn To Live
08. L’Occhi Di Santi