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Kudsi Erguner Ensemble e Francesco Bearzatti Monk ’n’roll, le sorprese del Roccella Jazz Festival

Creato il 24 agosto 2012 da Af68 @AntonioFalcone1
Kudsi Erguner Ensemble  e  Francesco Bearzatti  Monk ’n’roll, le sorprese del Roccella Jazz Festival

Kudsi Erguner

Serata di grande impatto musicale ieri, giovedì 23 agosto, presso il Teatro al Castello di Roccella Jonica, pur con sonorità e proposizioni ritmiche nettamente differenti: in apertura Sufi Invocations, Turkish Sufi Music by Kudsi Erguner Ensemble (Kudsi Erguner, ney; Hakan Gungor, kanun; Hamdi Akatay, percussioni; Bora Uymaz, voce), un affascinante progetto, con l’indubbio merito di far conoscere sia una tradizione d’invocazione all’ Essere Supremo concretamente mistica e fortemente spirituale, sia un percorso melodico suggestivo nella sua diversità; a seguire, Francesco Bearzatti Monk ’n’roll (Francesco Bearzatti, sax tenore, clarinetto; Giovanni Falzone, tromba ed effetti vocali; Danilo Gallo, basso acustico; Zeno de Rossi, batteria e percussioni), un omaggio, adrenalinico e scoppiettante, al pianista e compositore Thelonious Sphere Monk ( 1917-1982), il “santone pazzo” del jazz che, cavalcando istinto ed improvvisazione, ne ha in certo qual modo reinventato il linguaggio, portandolo verso stilemi più moderni.

Kudsi Erguner e il suo ney, particolare flauto di canna (immagine dell’uomo perfetto come ha tenuto a spiegare, un guscio trasparente animato dal soffio del Divino), insieme agli altri componenti della formazione (memorabili le note scaturenti dal kanun di Gungor e le invocazioni espresse dalla voce di Uymaz) sono riusciti nella non facile impresa di trasportarci in una dimensione, spirituale e musicale, del tutto diversa dalla nostra, facendo leva sulle ritualità tradizionali della mistica islamica: un particolare cammino, soffusamente elegiaco, di realizzazione spirituale attraverso stati superiori di coscienza, volto alla ricerca di un’unione intima con Dio e la musica a farsi portatrice di un linguaggio universale d’avvicinamento e comprensione verso chi, per quanto diverso da noi, è sempre il “nostro prossimo” d’evangelica memoria.

Kudsi Erguner Ensemble  e  Francesco Bearzatti  Monk ’n’roll, le sorprese del Roccella Jazz Festival

Francesco Bearzatti

Riguardo Monk ’n’roll, Bearzatti e Falzone (Gallo e de Rossi per quanto eccellenti, sono finiti inevitabilmente in secondo piano) hanno dato vita ad un vero e proprio gioco musicale, “sfidandosi a regolar tenzone” a colpi di sax o clarinetto, tromba ed effetti vocali, nella rilettura in “stile Monk” (un’estrema evoluzione delle sonorità, accentuato virtuosismo ritmico, armonia ricercata ma a volte “sporca”, all’insegna della totale imprevedibilità) di celebri brani rock, opera di vari artisti o gruppi (tra quelli riconoscibili, con buona approssimazione: Pink Floyd, Queen, Sting, Michael Jackson).
Kudsi Erguner Ensemble  e  Francesco Bearzatti  Monk ’n’roll, le sorprese del Roccella Jazz Festival

Giovanni Falzone

Con Bearzatti a volte sin troppo compiaciuto e Falzone più improntato ad un sano divertissement, e a qualche tocco autoironico, il suddetto gioco tra i due ha funzionato e coinvolto sino alla fine, anche se, in buona sostanza, pur affascinato dalla bontà ed originalità del progetto, non ho potuto fare a meno di notare una certa ripetitività sulla distanza ed avvertire la sensazione di come il tutto fosse essenzialmente fine a se stesso, forse meritevole di un’ ulteriore e più compiuta caratterizzazione.

Una gran bella serata, coinvolgente sotto diversi aspetti, per un Festival partito un po’ in sordina, e le sorprese credo non siano ancora finite …


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