Per due volte ho tentato di salire le scale della passerella da cui scendeva la fiumana. Il pericolo maggiore erano le persone sedute o sdraiate per terra che impedivano il passaggio. Altra mina vagante i ''cooler'', la colonna di facchini, con enormi carichi sulla testa, che avanzavano .
Dopo mezzora ero fuori dall'inferno, ma mi sono trovata un altro muro di umanita' da scavalcare. I poliziotti stavano cercando di fermare invano la marea, ma era evidente che avevano gettato la spugna.
Nel solito scaricabarile, gli organizzatori denunciano l'operato delle Ferrovie, le quali invece accusano quelli del Kumbh Mela per non aver ritardato le partenze dei fedeli e chiuso le strade di accesso alla stazione. Come sempre non si sapra' mai che e' successo. Certo il sovraffollamento, fenomeno frequente in India, e' il principale responsabile. Intanto mi chiedo con sorpresa come raduni religiosi del genere abbiano ancora mantenuto intatto il loro potere di richiamo, anzi lo hanno moltiplicato, anche oggi nell'era digitale quando tutto il mondo (ma solo quello terreno) e' a portata di mouse.