Kung Fury è, per prima cosa, un trailer demenzialmente geniale.
Ma, ora che è uscito nella sua interezza (trenta minuti, come il classico episodio da telefilm di una volta) è semplicemente un delirio completo, infarcito di ogni tamarrata che passava per la testa degli autori.
Forse proprio per questo però, mi ha ricordato quei piatti unici che contengono gli avanzi di capodanno (chi è del sud/ha parenti di quelle parti forse potrà capirmi):
buono eh, ma tutti questi sapori assieme un po' ti fanno girare la testa
Il divertimento del crederci
Ma sopratutto, c'è un'importantissima differenza che passa tra Kung Fury e la sterminata cinematografia ottantiana di cui fa tanto amorevolmente il verso:Kung Fury è una parodia, i film trash anni '80 no
Ci credevano sul serio.
E nonostante questo, non erano poi tanto meno assurdi di lui.
Anzi.
E tutto questo era bellissimo e spaventosamente comico, proprio perché involuto.
Almeno, in genere...
...ecco.
Sintetizzando:
Kung Fury ci fa, ma gli originali ci erano, ed il bello un po' era quello (discorso simile si potrebbe fare anche coi film dell'Asylum)
Di base parliamo comunque di un prodotto tecnicamente realizzato benissimo, che parte da un'idea geniale e la porta a casa con tutto il mio rispetto: la cosa che dovrebbe far riflettere, però, sono le motivazioni del successo suo e di analoghi prodotti tra il pubblico internettiano, sempre più alla ricerca del nostalgico, tanto quando dell'assurdo
eppoi diciamocelo, sto pezzo è semplicemente fantastico.