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Kurt e padre Alex nello studio del dottor Wung detto "il cinese"

Creato il 10 settembre 2014 da Marianna06

 

 

MASCHE~9

 

Ci siamo. Kurt e padre Alex bussano alla porta dello studio del dottor Wung. E, qualche secondo dopo, una voce dall’interno l’invita a entrare.

L’anatomopatologo, seduto alla scrivania della stanza, che è a lui riservata in ospedale, accoglie gli ospiti con il consueto sorriso mellifluo, com’è suo costume specie con persone che non conosce.

Kurt ,invece, dopo essersi presentato e aver fatto altrettanto per padre Alex, affronta subito lo spinoso argomento per cui è giunto fino in Tanzania, invitato da Henning.

-Sa niente ,dottore, dei resti ritrovati in discarica giorni fa? Io sono qui per questo. Per chiarire il fattaccio e porre fine a analoghi episodi in futuro.

- Assolutamente no. So quello che tutti sanno, perché lo hanno appreso dai giornali e dalla tv.

E’ evidente che l’uomo è sulla difensiva, pare quasi segga su di un cactus spinoso.

E il torturarsi le dita della mano sinistra sono, per di più, sintomo di un certo nervosismo piuttosto mal celato.

Ma Kurt incalza.

-Potrebbero essere dei resti fuoriusciti dall’ospedale, subito dopo che non erano più utili alle lezioni di anatomia?

- Non saprei. Potrebbe essere ma, come può facilmente immaginare, io non mi occupo di questo genere di cose. Io mi limito a tenere le  lezioni agli studenti. Per questo sono qui. Faccio delle autopsie quando è necessario e quando me lo chiedono. Forse sono gli infermieri o gli addetti alle pulizie che potrebbero darle,  mio illustre commissario, delle risposte più utili alla sua indagine.

Kurt non la beve e continua.

E, naturalmente, fa finta di non aver colto la fretta manifesta di liberarsi di lui da parte del suo interlocutore.

-Potrebbe indicarmi, allora, a chi rivolgermi, per fare luce su questo macabro e sciatto rituale di cui si parla in giro, che ha sconvolto la gente comune e  che non certo è degno di una società civile ?

Di rimando il dottor Wung cerca a volo nel suo micro-cervello da furbastro una chiarificazione che abbia l’aria d’essere plausibile.

-Forse la capo-infermiera Zoe potrebbe darle una dritta. La tedesca. Lei ha molte amicizie in città e sono informato dal direttore sanitario che, spesso, è lei a contattare le famiglie bisognose, che si disfano dei cadaveri per pochi dollari americani. Sono povera gente, sa. E per noi è tutto di guadagnato.

-E poi, sempre lei, tratta bene con gli infermieri e le infermiere qui dentro. E’ scorbutica solo all’apparenza ma intrattiene ottime relazioni col personale alle sue dipendenze. Diciamo che non è raro che si scambino favori e, magari, si coprano a vicenda sul lavoro, se è necessario.

-Provi con la tedesca.Creda a me.

Padre Alex, intanto, ascolta in silenzio.

E, qualche istante dopo, commissario e missionario sono fuori dall’ospedale.

Punto e daccapo. E un po’ più di pazienza certamente necessita allo svedese nell’intavolare la giusta conversazione con Zoe e pure con Geronimo.

-Buon pranzo, padre Alex.

-Buon pranzo, Kurt.

E i due accendono i motori  dei loro fuoristrada per andare questa volta in direzione diversa.

Il pomeriggio,dopo un sonnellino, porterà consiglio a entrambi.

In particolare a Kurt, che comincia a essere seccato di continuare a girare a vuoto.

  

                                                                                                      ( continua..)

              a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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