Magazine Cinema

Kusturica "pesce lesso"

Creato il 30 maggio 2010 da Lorant88
Share Kusturica
Regia: Emir Kusturica
Interpreti: Johnny Deep, Jerry Lewis, Lili Taylor
Fotografia: Vilko Filac
Montaggio: Andrijia Zafranovic
Arizona Dream non è il nuovo film di Emir Kusturica: è un'opera girata nel '92, premiata a Berlino '93 e mai uscita, in Italia per problemi di distribuzione.
Ma poiché Kusturica è forse il maggior regista vivente almeno fra quelli che hanno meno di 50 anni e questo è il suo unico film americano, va visto assolutamente. Chiuso fra Il tempo dei gitani è un film di transizione, un simpatico tentativo di catturare quell'America in cui, allora, Kusturica viveva, a New York. 
Ma la cosa bizzarra è che la parte centrale di Arizona Dream è forse il film più «jugoslavo» che Kusturica abbia mai girato, con quell'utopia così tenera delle macchine volanti che Johnny Depp costruisce insieme alla sua innamorata Faye Dunaway. Macchine volanti artigianali, alla Fellini, che avrebbero ben poco senso in Arizona ma che sono il simbolo più felice del Kusturica che ha preso il volo dall'Europa dell'Est.
Kusturica Il film ha una trama buffa. Johnny Depp è un giovanotto lunare che fa il dottore dei pesci. Vincent Gallo è il suo cugino, aspirante attore, cinico e attento al soldo. Jerry Lewis è Leo, lo zio di Johnny Depp, semplicemente «il più grande venditore di Cadillac del mondo», una carica che in America equivale a quella di re. Faye Dunaway è una cliente ricca e mezza, pazza di Leo, che viene concupita da Gallo ma zompa subito addosso a Depp. Lili Taylor è la figlia funerea della Dunaway: aspira al suicidio per reincarnarsi in una tartaruga. 
Raccontando un mondo onirico in cui gli eschimesi sembrano essere i padri della terra, Kusturica allude forse alla sua Jugoslavia, che mentre lui girava il film in Arizona cominciava a sbranarsi. O forse è la lettura che siamo obbligati a darne noi, oggi, sei anni dopo: con le immagini potentissime di "Underground" ancora ben fisse nella mente.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :