Ridotta a una landa devastata da inquinamento, guerre e malattia, la Terra del XXI secolo vede l’unica speranza per la sopravvivenza del genere umano nel dorror Azuma (Akira Terao), sulle cui ricerche genetiche riguardanti la rigenerazione degli organi, però, un intervento soprannaturale finisce per dare vita a una nuova razza di mutanti; l’unica speranza, quindi, viene rappresentata dal figlio dello scienziato, Tetsuya (Yusuke Iseya), rinato per proteggere l’umanità.
Trasposizione live-action della serie animata Kyashan, concepita nel 1973 dal compianto Tatsuo Yoshida, creatore di cartoon quali Mach 5 go go e Judo boy, l’esordio registico di Kazuaki Kiriya – che cura anche sceneggiatura, fotografia e montaggio – si distacca completamente dallo stile che caratterizzò i disegni originali, presentandosi come un futuristico incubo bellico ad occhi aperti immerso in una cupa, funerea atmosfera.
E sono le imponenti scenografie di Yuji Hayashida ad impreziosire quello che, orfano del memorabile robo-cane Flender, qui ridotto a comune quadrupede, non presenta altro che le fattezze di un visionario, affascinante (anche se un po’ troppo lungo) apologo anti-militarista d’ambientazione steampunk, la cui tematica portante è la ricerca di cosa significhi vivere la vita.
Un apologo antimilitarista che, costruito su lenti ritmi di narrazione ed abbondantemente infarcito di poesia ed effetti visivi, viene proposto dalla Dolmen Home Video in una imperdibile Collector’s edition costituita da due dischi.
Nel primo, accanto al film, troviamo i poster originali, una galleria fotografica e trailer vari, mentre il secondo riserva non pochi extra. Infatti, si va dalle interviste al cast ad alcuni extra riguardanti la serie animata (trailer, scheda dei personaggi, galleria fotografica, sigla di testa), passando per oltre dieci scene tagliate con commento del regista.
Francesco Lomuscio
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