Non so perché, ma ho sempre sospettato ci fosse una sorta di rivalità mai dichiarata tra Kylie Minogue e Madonna; una specie di gara a chi è più amica dei froci. In realtà la vittoria credo sia abbastanza scontata, nel senso che Madonna ha sempre avuto una sfacciataggine tale, che ha reso Kylie l'eterna seconda e anzi, addirittura la terza se consideriamo pure Cher, che in quanto ad icona gay quella mangia in testa a tutte quante. Che poi sembra assurdo, ma Kylie Minogue è sulla piazza dal 1988 ed è sempre stata considerata la fatina buona ed è giunta fino a noi senza scandali e senza lanciare mode e senza amori da copertina e senza camaleontiche trasformazioni, ma solo grazie al suo talento e indubbiamente il suo momento di massima popolarità è ormai passato ed è ormai troppo tempo che non sforna successi del calibro di Can't Ger You Out Of My Head, ma nonostante tutto continua a tenere testa a tutte le nuove popparole aventi la metà dei suoi anni. Senza dubbio a Kylie Minogue manca quella forza mediatica che invece da sempre caratterizza Madonna, ma quello che apprezzo di lei è che sembra vera in tutto quello che fa e nelle fotografie è sempre sorridente e dà l'impressione che potresti andarci a cena insieme e farti un sacco di risate e una cena con Madonna invece, probabilmente finirebbe con il mio cuore servito come piatto principale.Dopo aver festeggiato i 25 anni di carriera con un album orchestrale, dopo essersi lasciata con il modello Andrés Velencoso, dopo aver rotto con lo storico manager, Kylie torna alla musica e lo fa con un disco niente male, ma che sicuramente rimane troppo all'interno dei confini entro i quali Kylie si sente sicura e quindi aspettiamoci anche questa volta canzoncine sexy-pop-dance tutte ammiccanti, che non tradiscono il suo stile, ma che non raccontano nulla di nuovo. Tra parentesi rimane da chiedersi che fine abbiano fatto la super elettronica Skirt, presentata nel giugno del 2013 o la bella Timebomb uscita addirittura nel maggio del 2012 e sarebbe un vero peccato se sparissero nel nulla, senza essere incluse in un disco.
Che poi mi son sempre chiesto: per quale motivo una come Kylie Minogie ha fatto quel duetto orrendo con Laura Pausini? Voglio dire, le due non c'entrano nulla l'una con l'altra e quindi perché abbassarsi ad una cosa simile? Mi immagino la mafia cinese che tiene prigioniera la sorella Dannii e la povera Kylie Minogue che viene costretta a cantare con la Pausini per pagare il riscatto. È l'unica spiegazione logica.
Into the Blue. Con il primo singolo fa subito centro, non siamo ai livelli di Spinning Around o In Your Eyes, ma anche questa è una bella dance-ballad in perfetto stile Kylie. ★★★★★ [VIDEO]Million Miles. Si prosegue sull'onda del dance-pop marchio di fabbrica di Kylie, nulla di interessante, ma le chiappe le fa dimenare abbastanza bene. ★★★★★I Was Gonna Cancel. L'ormai onnipresente Pharrell fa capolino anche in questo disco e tira fuori il suo solito pezzo dal sound vintage e non sbaglia neanche questa volta. ★★★★★Sexy Love. Traccia electro-pop come ne abbiamo sentite già mille. ★★★★★Sexercize. Brano che cavalca le note del dub-step-pop e non vogliono proprio capirlo che questa è una strada morta e che non porta da nessuna parte. Come direbbe Arianna David: "Basta, basta! Sono piena!" Per scrivere questo pezzo scomodano per giunta Sia, l'altra onnipresente di questi ultimi anni e ritengo che nel disco ci fossero tracce molto più meritevoli per diventare singoli e invece hanno scelto inspiegabilmente questa Sexercize e la loro fortuna è che gli hanno cucito addosso un video porco e che fa salire la temperatura, perché altrimenti nessuno ne avrebbe parlato. ★★★★★ [VIDEO]Feels So Good. Pezzo che ricorda vagamente anni '80, con una Kylie che fa i suoi soliti miagolii, ma che tutto sommato non è male. ★★★★★ If Only. Traccia cantata in modo un po' piatto, ma che conserva nonostante tutto un ritmo gradevole. ★★★★★Les Sex. L'electro-pop questa volta sa di già sentito. ★★★★★Kiss Me Once. La title track ricorda vagamente la Kylie degli '90, ma purtroppo non ha la forza di raccontare nulla di nuovo. ★★★★★Beautiful (with Enrique Iglesias). Il duetto con Enrique Iglesias è tanto inspiegabile, quanto quello con Laura Pausini, nel senso che viene da chiedersi cosa c'entrano insieme l'una con l'altro; ma il risultato è una romantica ballad con le voci distorte come la Hide And Seek degli Imogen Heap e tutto è molto gradevole e lontano anni luce dalla patetica Nobody Wants To Be Lonely. ★★★★★Fine. Il disco si chiude con un ennesimo pezzo dance che ricorda la musica house anni '90 e devo ammettere che funziona piuttosto bene e non tradisce lo stile di Kylie Minogue. ★★★★★
Mr. President. (Bonus Track) La versione deluxe del disco si avvale di due bonus track: Mr. President è una roba terribilmente coatta alla Britney bitch, con i bassi che pompano unz! unz! e un testo così raccapricciante "Hey Mr. President I'll be you Marilyn", che quasi diventa figa per quanto è trash. ★★★★★Sleeping With the Enemy. (Bonus Track) Ultimo pezzo della deluxe edition e ti ritrovi un brano che ti getta nelle atmosfere cupe alla Confide in Me e non capisci per quale motivo sia stato escluso dal cd standard, perché forse forse, è uno dei migliori. ★★★★★