Kylie Minogue, più intima e matura con il singolo “Flower”

Creato il 26 settembre 2012 da Marianocervone @marianocervone

Per celebrare i suoi venticinque anni di carriera, Kylie Minogue ritorna con The Abbey Road Session a fine ottobre, album antologico in cui l’artista rivisita i suoi maggiori successi, registrati nei mitici studios londinesi accompagnata da un’orchestra sinfonica. E ad anticipare questo interessante lavoro discografico arriva su iTunes e su disco fisico il singolo Flower, un brano intimo, quasi acustico, nel quale Kylie si fa accompagnare dal piano, dalla batteria, dai violini e, non a caso, dalla chitarra acustica. Il brano, scritto originariamente per il decimo album da studio della Minogue, X, è stato invece ri-arrangiato e pubblicato ieri, 25 settembre, per la Abbey Sessions. Come si intuisce dal testo nel quale l’artista canta di un bimbo distante, metafora del fiore del titolo, il pezzo affronta il tema della maternità. Una Kylie Minogue che finalmente rischia e si allontana dal genere che l’ha resa famosa in tutto il mondo, la dance music, per abbracciare un pop melodico, toccato sporadicamente nella sua carriera con brani come White Diamond, e in performance live durante i suoi tour mondiali. Un brano dunque che tocca le corde dell’anima, e potrà far apprezzare la Minogue anche a quei detrattori che la vedevano solo come un’artista da motivetti leggeri e video ammiccanti. Anche il video che accompagna il pezzo, diretto dalla stessa Kylie, si distacca da quelli colorati e glamour visti finora, che ne hanno fatto uno scosciato oggetto del desiderio. La clip, girata in bianco e nero (con qualche eco di Calling di Geri Halliwell, va detto) mostra una Kylie più riflessiva che cammina leggiadra in un campo di fiori. Un piccolo gioiello che lascia ben sperare per un interessante lavoro discografico.


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