Che farne?
Il boia nazista ormai centenario
È morto a ridosso dell’Anniversario.
Non c’è requie per la salma
La memoria non si calma
Senza pentimento* non cala il sipario.
*) Per la religione ebraica, quella della legge del taglione per intendersi,
Io non credo al destino. Le coincidenze sono fatti che seguono la logica del caso, so bene che a noi tutti conviene trovare un disegno unendo da uno a infinito i puntini fatti di polvere caduta sul tavolo durante la preparazione della Moka. E che ciascuno è libero di definire la lunghezza della serie, di dare numeri a piacere e trarre le proprie convenienti conclusioni. Ma che, nonostante questo, gli esseri umani hanno concordato sul disegno delle costellazioni, al punto da sostituirle agli Dei detronizzati dal monoteismo e ancora oggi tanti leggono il giornale partendo dall’oroscopo, così come sperperano i loro miseri averi nelle scommesse di Stato, nascondendosi di sapere che non c’è sistema che tenga: la statistica non vale quanto un buon amico che lavora ai Monopoli.
No, non ci credo nel destino. Allora perché non riesco a liberarmi dell’idea che siano sempre i peggiori ad andarsene per ultimi?