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L’8 ottobre al Teatro Sociale di Luino, il film “Il giorno, la notte. Poi l’Alba”. Ci sarà il regista Paolo Bianchini

Creato il 29 settembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Verrà proiettato martedì 8 ottobre, alle ore 21 presso il Cinema Teatro Sociale di Luino, il film “Il giorno, la notte. Poi l’Alba” del regista Paolo Bianchini, che sarà presente in sala con l’attore luinese, Francesco Salvi, che nella pellicola ricopre i panni di San Francesco. Ad organizzare il film-evento è l’Associazione Culturale “AISU verso Itaca” che vuole omaggiare San Francesco, patrono d’Italia, in questo modo. Il regista Paolo Bianchini dal 2002 è Ambasciatore dell’Unicef per il suo impegno nelle problematiche dell’infanzia.

“Il giorno, la notte. Poi l’Alba” del regista Paolo Bianchini. San Francesco è il personaggio più popolare della storia italiana, non solo religiosa, ed ha generato un’enorme letteratura. Uomo durissimo e dolcissimo allo stesso tempo, diceva di essere “ignorans et idiota”. Le sue parole si confondono spesso con quelle dei Vangeli. Era un mistico, forse il più assoluto della storia della cristianità. Federico II imperatore e re, quasi un sole che irradia la sua luce su un’intera epoca, affascinando o inorridendo i suoi contemporanei, agisce nel quadro di questa cultura, che è allo stesso tempo filosofia naturale, scienza e politica. Federico II in quegli anni è certamente l’uomo più potente d’Europa. Egli governa quasi un intero continente con intelligenza politica e nel rispetto delle differenze culturali e religiose delle genti che la popolano, motivo, quest’ultimo, per il quale i suoi rapporti con la Chiesa sono spesso caratterizzati da duri scontri. Il film racconta il dramma intimo di Federico, che il Papa Onorio III ha incoronato da poco imperatore d’Europa facendosi promettere di guidare una crociata in Terra Santa. L’imperatore è circondato nella sua corte da maestri e saggi di ogni religione e il suo cuore gli impedisce di mantenere questa promessa. L’incontro con Francesco, di ritorno da una crociata che ha tentato di fermare, lascia un segno profondo nell’animo di Federico. Quando dopo qualche anno il Papa scomunica l’imperatore per la sua inadempienza alla promessa, Federico parte al comando di un poderoso esercito, ma affronterà il nemico guardandolo negli occhi e offrendogli le armi della poesia.

Il progetto del film prende spunto dal ritrovamento nel castello Svevo di Bari, intorno al 1400, di una targa che indica il luogo in cui alcuni storici ritengono sia avvenuto l’incontro tra Federico II e Francesco d’Assisi, collocato intorno all’anno 1220. Il film vuole immaginare questo evento che contrappose due personaggi singolarmente moderni nei loro modi di pensare e agire. Entrambi convinti dell’inutilità delle guerre di religione, entrambi cercatori di armonie mistiche e religiose quelle di Francesco, politiche e naturali quelle di Federico. La proposta culturale del film nasce con lo scopo di generare, in un ampio pubblico, momenti di sensibilizzazione sui grandi temi della tolleranza, dell’integrazione culturale e religiosa, della spiritualità, della pace e della conoscenza. Il film infatti, proprio per i suoi contenuti e i temi trattati, quanto attuali, costituisce spunto per ampi dibattiti e riflessioni.

La parola agli organizzatori dell’Associazione Culturale “AISU verso Itaca”. “Tra un po’, come ogni anno, si festeggerà San Francesco patrono d’Italia – spiegano gli organizzatori -. Ci sembra una data importante per la figura di Francesco, nei secoli sempre attuale e che molto ha ancora da insegnarci. L’immagine che abbiamo del Santo ha a che fare con la sua scelta della povertà come stile di una vita dedita al servizio di chi soffre, nella rinuncia di ogni ricchezza, comodità e confort. Il Santo poverello, come si dice nella tradizione popolare, viene ricordato anche per il suo amore verso la natura, di cui sottolineava la nostra appartenenza, tanto da chiamare frate il fuoco e sorella l’acqua. Questi sono temi molto attuali, che ci dovrebbero far riflettere e sui quali dovremmo tornare più spesso. Nella tradizione popolare, spesso, passa in second’ordine l’impegno di Francesco per la pace, il suo orrore verso la guerra, la sua dichiarata contrarietà verso le crociate. Ancor meno si ricorda del Fraticello, l’impegno costante per la valorizzazione del dialogo interreligioso e per quell’atteggiamento che oggi possiamo chiamare interculturale. Vogliamo così mettere in risalto proprio questi aspetti attuali, per un mondo di pace. I fatti di questi ultimi tempi dimostrano la necessità di confrontarci su questi temi”.

Le associazioni Acli, Avis, Aurora, Banca del Tempo, Costruttori di Pace, Croce Rossa, Gim, Soms, Amici del Liceo, insieme al Comune di Luino si sono unite ad Aisu, consapevoli che in questo difficile momento la cosa migliore è unirsi e diventare capaci di dialogo innanzitutto sul territorio.

Per qualsiasi ulteriore informazione consultare il sito web dell’Associazione “AISU verso Itaca” o l’evento Facebook.


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