L'abbazia di Praglia e le città fortificate dei Colli Euganei

Creato il 09 novembre 2014 da Pizzo76

Il nostro itinerario alla scoperta deiborghi fortificati dei colli Euganei e dell'abbazia di Praglia inizia di prima mattina da Montagnana, piccolo paese ai margini dei colli, e di grande interesse per la sua cerchia di mura, esempio tra i più belli e meglio conservati in Europa di fortificazione medievale.Lasciata la macchina nel parcheggio fuori le mura, ci troviamo in poco tempo in un'altra realtà: un'atmosfera tipica medievale, dove 24 torri alte in media 17-19 metri scandiscono il giro di queste possenti mura costruite nel 1360. Tutto il perimetro murario è circondato da un vasto prato lasciato sgombro, che conserva al centro storico l'antico significato del borgo fortificato, separato dalla campagna. 

La rocca degli Alberi


ingresso a Montagnana


Entriamo all'interno del paese attraverso la Rocca degli Alberi, che ospita l'ostello della gioventù, con un ponte fortificato e torrione alto 32 metri. La struttura dell'abitato è perfettamente rispettosa dell'impianto vecchio di sette secoli e vanta numerosi edifici degni di visita tra cui il Duomo, dove facciamo una pausa per ammirare l'interno, e la porta Padova o castello di S. Zeno, ridotto dalla Serenissima a deposito di canapa,  poi trasformato in caserma ed ora museo.

mura di Montagnana


Duomo di Montagnana


la cinta muraria di Montagnana lunga ben due chilometri


Ritorniamo alla macchina percorrendo all'esterno una parte del perimetro delle mura e partiamo in direzione di un'altra  città fortificata dei colli Euganei: Este.Solo 16 km separano Montagnana da Este, le cui origini risalgono all'età del Ferro ma che solo nel XI secolo divenne signoria di una famiglia che prese il nome di Casa d'Este. Questa famiglia non rimase a lungo a Este; infatti fu scacciata dai padovani nel 1215 e da allora si rifugiò a Ferrara. Storie passate che possiamo immaginare ancora oggi camminando all'interno dell'antico castello ora giardino pubblico dove, con un comodo sentiero, si può raggiungere la sommità del colle con la rocca, e ammirare un bellissimo panorama su tutta Este e la pianura. 

la rocca di Este


interno del castello di Este


Purtroppo non visitiamo il museo nazionale Atestino, porterebbe via troppo tempo al nostro itinerario, ma ci ripromettiamo di tornarci in una prossima occasione.Ormai è quasi ora di pranzo, partiamo verso l'ultimo borgo fortificato dei Colli Euganei, Monselice, e ci fermiamo per un veloce pranzo a sacco. L'intenzione era quella di fare un pranzo in uno dei tantissimi agriturismi dei colli ma vista la bella giornata di sole abbiamo alla fine optato per una sosta veloce all'aria aperta.

castello Ca' Marcello a Monselice

Monselice è da sempre uno dei miei paesi preferiti qui in Veneto. Dalla piazza principale parte una bellissima passeggiata che sale alla rocca; facciamo sosta per la visita guidata al castello, detto Ca' Marcello, dove all'interno ammiriamo la vasta collezione di armature e con notevoli ambienti interni affrescati. Bisogna fare attenzione agli orari di visita del castello: si entra solo con guida e a certi orari prestabiliti.Dopo il castello la passeggiata continua verso il santuario delle sette Chiese, una serie di sei cappelle (ebbene si, sono sei no sette) disegnate nel 1605 dallo Scamozzi che accompagnano nella salita verso villa Duodo dove si apre un bellissimo panorama sulla pianura veneta.

salita delle sei cappelle


villa Duodo a Monselice


Lasciamo Monselice e ci inoltriamo nel cuore dei colli Euganei: il paesaggio è bellissimo, vigneti, antiche ville e castelli fanno da cornice alla strada statale che sale a tornanti offrendo ottime visuali da cartolina. Ci fermiamo ad ammirare il bellissimo ingresso al giardino di villa Barbarigo a Valsanzibio, famoso per i suoi giochi d'acqua e labirinto, e raggiungiamo finalmente l'abbazia di Praglia, situata a pochi chilometri da Abano Terme, in una delle posizioni più isolate e suggestive dei colli Euganei.

porta d'ingresso a villa Barbarigo



L'abbazia di Praglia fu edificata nel secolo XI da un monaco benedettino, e in seguito più volte restaurata o ricostruita fino alla metà del secolo scorso. Il complesso è formato dalla Chiesa dell'Assunta e dal Monastero. 

abbazia di Praglia


La chiesa merita una visita sia per l'interesse architettonico sia per gli affreschi del XVI secolo; di grande interesse anche la visita al monastero con un monaco a fare da guida. Si visitano il chiostro pensile, la parte più pittoresca dell'abbazia di Praglia con al centro una vera da pozzo, il chiostro botanico, il chiostro doppio a levante e l'antico refettorio con la vicina biblioteca nella cui parte vecchia, fra qui oltre cinquantamila volumi, si trova buona parte dei libri di Antonio Fogazzaro che qui soggiornò a lungo. 

chiostro dell'abbazia di Praglia

Prima di recarsi all'abbazia di Praglia è bene controllare gli orari d'ingresso, non è necessaria alcuna prenotazione e basta solo dare un'offerta libera.Oggi la comunità benedettina è composta da 44 membri che, oltre al quotidiano servizio fraterno, si occupa anche di altre attività come il restauro di libri, l'apicoltura e la coltivazione della vigna, tutti prodotti che si possono acquistare all'interno dell'abbazia.

i vigneti dell'abbazia


Finisce qui a Praglia la nostra giornata immersi nella natura e nella storia dei colli Euganei, una zona ricca di fascino in cui è sempre piacevole tornare.
Vedi anche:  my veneto

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